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“Accanto alla sua cella…”. Matteo Messina Denaro, la rivelazione dal carcere in cui è rinchiuso

  • Italia

Proseguono le indagini dopo la cattura di Matteo Messina Denaro, il boss di Castelvetrano a cui sono scattate le manette ai polsi dopo 30 anni di latitanza. Appena dopo la sua cattura è stato scoperto il primo covo dell’ex primula rossa: si tratta di un appartamento a Campobello di Mazara in vicolo San Vito dove il boss ha trascorso l’ultimo anno della sua latitanza. Quell’abitazione in vicolo San Vito sembrava “una casa di villeggiatura”, come avrebbe detto uno degli investigatori.

Man mano che veniva perquisita questa casa è venuta fuori l’idea di un secondo covo del boss. E nelle ultime ore, infatti, è stato trovato un bunker a poche centinaia di metri di distanza dal primo. Si tratta di un covo realizzato dentro un’abitazione di via Maggiore Toselli, anche questa nel cuore di Campobello di Mazara: una stanza nascosta all’interno di un immobile al piano terra. Dalle prime indiscrezioni, sarebbe una stanza vissuta, con tracce anche recenti. Non si sa ancora se ci siano documenti all’interno.

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Matteo Messina Denaro, una stanza per la chemio accanto alla cella

Inoltre stanno venendo fuori alcuni retroscena dal supercarcere dell’Aquila dove attualmente è detenuto Matteo Messina Denaro. Il boss è affetto da un tumore al colon che sta curando con la chemioterapia, tanto che il luogo della cattura è stata una clinica di Palermo dove andava a sottoporsi alle cure. Stando a quanto apprende l’agenzia Agi, accanto alla cella di Matteo Messina Denaro sarebbe stata allestita una stanza “a un metro di distanza”, dove da domani (giovedì 19 gennaio) sarà sottoposto alla chemioterapia.

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Lo apprende l’Agi da fonti della polizia penitenziaria. E non solo. Stando a quanto trapelato finora, pare che il boss si sia già sottoposto alla visita psichiatrica all’interno del carcere. E l’esito sarebbe chiaro: non è affetto da patologie psichiatriche. L’Agi ha inoltre appreso che l’ex latitante sarebbe entrato in carcere senza soldi e gli sarebbe stato dato dall’amministrazione un piccolo sussidio.

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Stanno venendo fuori una serie di dettagli sulle prime ore in cella di Matteo Messina Denaro: avrebbe deciso di tenere la tv spenta nella sua stanza e non avrebbe voglia di vederla. Inoltre il cappellano del carcere dell’Aquila, poi, gli avrebbe consegnato anche dei vestiti puliti, visto che il superboss siciliano non aveva abiti di ricambio rispetto a quelli indossati al momento dell’arresto. Sono anche trapelate le sue prime parole in carcere: “A chi, nel compilare la scheda anagrafica, gli chiedeva: “Precedenti?”, il boss, ha accennato un sorriso e risposto: “Fino a stanotte ero incensurato poi non so che è successo”, scrive il Corriere della sera.

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