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“Soldi”. Massimo Giletti, spunta finalmente il vero motivo della chiusura di Non è l’Arena

massimo giletti stop non è l'arena vero motivo

Massimo Giletti e lo stop a “Non è l’Arena, ecco il vero motivo. Ormai da giorni tra gli addetti ai lavori – leggasi giornalisti ed esperti di tv – non si fa che parlare della chiusura del programma del popolare conduttore e giornalista. Urbano Cairo, editore de La 7, ha spiegato all’Ansa: “Giletti ha condotto in 6 anni 194 puntate di “Non è l’Arena” dove ha potuto trattare in totale libertà tutti gli argomenti che ha voluto, inclusi quelli relativi alla mafia sulla quale ha fatto molte puntate, con tutti gli ospiti che ha voluto invitare”.

Una precisazione dovuta alla ridda di voci secondo cui la chiusura sarebbe stata provocata da quanto avvenuto con Salvatore Baiardo. L’uomo dai mille segreti, che negli anni ’90 scontò 4 anni di carcere per aver coperto la latitanza dei fratelli Graviano, ha ammesso di aver ricevuto alcuni ‘gettoni’ per la sua partecipazione alla trasmissione di Giletti: “Gli auguro di trovare la stessa libertà incondizionata nella sua prossima esperienza televisiva o di altro genere” le ultime parole di Cairo all’ormai ex dipendente. Adesso, tuttavia, si scopre altro.

Leggi anche: “Perché hanno chiuso tutto”. Massimo Giletti e la sospensione di Non è l’Arena: cosa emerge

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Il vero motivo della chiusura di Non è l’Arena

Sull’edizione cartacea del quotidiano “Il Foglio” il giornalista Salvatore Merlo ha scritto: “Massimo Giletti faceva perdere una barca di soldi a Urbano Cairo“. Merlo aggiunge che ormai la situazione “si era fatta addirittura insostenibile”. Dunque secondo questa versione la ragione dello stop a Non è l’Arena è uno e uno soltanto: il denaro. Pare che lo show di Giletti sia costato solo nell’ultimo mese a La 7 una perdita di “circa 150mila euro” (costi di 200mila euro a fronte di pubblicità per 50mila euro, ndr).

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E Urbano Cairo, definito come “uno che a La7 riesce a tagliare i costi persino delle colazioni al mattino”, ha deciso di dire basta. Agli esordi, cioè nella stagione 2017/2018, Non è l’Arena raccoglieva davanti alla tv una media di un milione e quattrocentomila spettatori. Nei successivi cinque anni c’è stato un dimezzamento del pubblico con la media che è giunta a 779 mila. In questa stagione il programma è tornato a crescere, ma non la pubblicità.

Sulla questione economica ha detto la sua pure l’ad di una concessionaria rimasto anonimo: “Praticamente nessuno è disposto a pagare per avere uno spot di biscotti dentro a una trasmissione che quando hai finito di vederla ti fa venire voglia di uscire di casa e spaccare le vetrine”. Sembra che, come riportato da Open.online, Massimo Giletti si fosse lamentato per la mancanza di introiti e che lo stesso Salvatore Baiardo si fosse interessato per trovare inserzionisti. Cosa che avrebbe allarmato non poco i dirigenti de La7.

Anche Fabrizio Corona è intervenuto sulla vicenda parlando della presunta foto di Silvio Berlusconi con il boss Graviano sulle cui tracce si è messa la Procura di Firenze dopo l’indicazione di Giletti: “La foto? Se esistesse l’avrei venduta io a Giletti” le parole dell’ex re dei paparazzi, oggi impegnato in politica. Intanto il giornalista resterà fino a luglio “a disposizione dell’azienda” e non potrà parlare della chiusura del suo programma. C’è chi è pronto a scommettere che presto potrebbe tornare in Rai. Ma questa è tutta un’altra storia…

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