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“Quelli sono ladri”. Dritto e Rovescio, choc in studio e aria di rissa tra i due ospiti

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Rissa sfiorata ieri sera a Dritto e Rovescio, il programma di Paolo Del Debbio in onda su Rete 4: ad accendere gli animi un servizio sulle borseggiatrici rom. A scontrarsi Vauro Senesi e Giuseppe Cruciani arroccati su posizioni equidistanti. Tra i due, nel corso di questi anni, gli screzi non sono mai mancati. Per chi non conoscesse, Vauro Senesi è stato allievo di Pino Zac, con il quale nel 1978 ha fondato Il Male. Dal 1986 al 2006 è stato assiduo editorialista e vignettista de il manifesto.


Le sue vignette sono state pubblicate sulle più importanti testate italiane ed estere: Satyricon, Linus, Cuore, Il Quaderno del Sale, L’Écho des Savanes, El Jueves e Il Diavolo. È stato direttore del settimanale satirico Boxer, collaboratore del Corriere della Sera e di Smemoranda. Acceso comunista, è stato membro del Comitato centrale del Partito dei Comunisti Italiani, col quale si è presentato alle Elezioni europee del 2004 non riuscendo ad essere eletto.

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Dritto e Rovescio, lite tra Vauro e Cruciani da Paolo Del Debbio


Quanto a Giuseppe Cruciani, è un giornalista, conduttore radiofonico, opinionista e conduttore televisivo italiano. Con il suo giornalismo contraddistinto da elementi satirici e controversi oltre che irriverenti, uniti ad una dialettica talvolta volgare, Cruciani è noto soprattutto per il programma radiofonico La Zanzara, in onda su Radio 24, da lui ideato e condotto. Ieri sera, 13 aprile, lo scontro come detto è girato intorno al caso delle borseggiatrici rom.


Vauro si è concentrato sul binomio etnia – furto. Spiegando come per anni i rom siano stati perseguitati proprio sulla base di alcuni preconcetti: “Sono morti più di mezzo milioni di rom e sinti. La motivazione era che erano asociali, non si integravano e per questo sono stati disintegrati. Per loro erano parassiti, un problema della società. Nel senso comune era passata l’idea che loro fossero diversi, si sono disinteressati dei forni crematori”.


Davanti a queste parole Cruciani ha replicato in maniera netta: “Ma che paragone è? – tuona ancora Cruciani -. Non c’è alcun genocidio in atto”. Vauro, a questo punto, si è alzato in piedi e verbalmente ha attaccato la posizione di Cruciani: “Nella cultura rom c’è il furto? Allora in quella cristiana c’è lo sterminio”. Paolo De Debbio è dovuto intervenire ma a Dritto e Rovescio polemiche a non finire.

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