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“Trump ha vinto grazie a facebook”. Presidenziali Usa, dopo mesi spunta il retroscena. Barack Obama aveva messo in guardia Mark Zuckerberg: “Le fake news dilagano, intervieni tu”

 

Da qualche tempo, e soprattutto dopo l’effetto dell’elezione del nuovo presidente americano, il dibattito sulle cosiddette fake news si è fatto sempre più acceso. È di poche ore fa la notizia che l’ex presidente degli Stati Uniti Barak Obama, in una riunione elettorale nel 2016, aveva avvertito personalmente il fondatore di Facebook Mark Zuckerberg sulla diffusione delle false notizie che avrebbero potuto portare alla sconfitta della candidata Hillary Clinton, ed aiutare l’elezione del suo oppositore Donald Trump. Cosa che poi si è verificata. “Zuckerberg riconobbe il problema delle fake news ma disse a Obama che non ci sarebbe stato alcun problema”, ha scritto oggi il quotidiano americano Washington Post citando persone al corrente del contenuto del confronto. La notizia dell’incontro tra l’ex presidente Usa e Zuckerberg arriva pochi giorni dopo che Facebook ha annunciato di voler consegnare al Congresso americano le inserzioni pubblicitarie acquistate da account non autentici gestiti “probabilmente” da Mosca con l’intento di creare scompiglio durante la campagna elettorale. Il Cremlino ha negato qualsiasi coinvolgimento. (Continua a leggere dopo la foto)


“Mentre ero in congedo paternità ho speso tanto tempo con le nostre squadre a discutere l’interferenza russa nelle elezioni…”, ha spiegato Mark Zuckerberg. Il fondatore, principale azionista e chief executive di Facebook che qualche giorno fa ha ceduto alle pressioni della giustizia e del Congresso, e rivela quanta “pubblicità politica” venne comprata dalla Russia sul social media.  “Crediamo sia d’importanza vitale – recita il comunicato di Facebook – che le autorità di governo abbiano tutte le informazioni necessarie per far sapere ciò che accadde durante l’elezione del 2016”. Dopo essersi rifiutata a ungo di compiere questa operazione-trasparenza, Facebook fornirà i dettagli sia alle commissioni parlamentari che al super-procuratore speciale, Robert Mueller, cioè tutti coloro che indagano sul Russiagate. Fb era diventato uno dei “cavalli di Troia” usati dai russi per interferire nella campagna elettorale e arrivare all’obiettivo: appoggiare Donald Trump e ostacolare Hillary Clinton. (Continua a leggere dopo la foto)

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Lo scorso marzo Facebook ha inoltre attivato un sistema per far segnalare le notizie false direttamente dagli utenti Facebook. La funzione è disponibile per ora negli Stati Uniti, ma in alcuni casi è visibile anche nella versione italiana di Facebook, se il contenuto condiviso è stato identificato e segnalato in quella statunitense.  Questa è la prima risposta concreta da parte di Facebook all’ampio dibattito sulle notizie false, che circolano spesso sul social network conquistando molta visibilità, e che, come detto, secondo alcuni osservatori avrebbero condizionato la campagna elettorale per le presidenziali statunitensi, vinte appunto da Donald Trump.

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