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“Vorrei non dover vivere questo momento di mer**”. Myrta Merlino, momento triste: lacrime in diretta tv. Cosa le è successo

La morte di Paolo Rossi è stata presa malissima da tutti, ma per Myrta Merlino forse un tantino di più: “Veramente un anno di m***a”. La conduttrice apre L’aria che tira su La7 con le lacrime agli occhi per la morte di Paolo Rossi, ma non solo. “Questa mattina vorrei avere davanti a me il tasto avanti veloce, per andare avanti di un mese e mettermi alle spalle questo tremendo 2020”. Questo, ricorda la giornalista, “è stato l’anno del Covid, che ha consegnato al nostro Paese oltre 60mila morti”.

E ancora: “Faremo un Natale che chiamiamo sobrio, ma che sarà triste. In quest’anno maledetto c’è una tragedia economica e se ne sono andate anche tante persone che tutti noi abbiamo amato molto, penso a Gigi Proietti, a Diego Armando Maradona e stamattina penso a Paolo Rossi”, ex compagno di squadra del compagno di Myrta, Marco Tardelli, nell’indimenticabile Italia Mundial del 1982. Solo ieri Myrta si è resa protagonista di una, invece, simpatica gag insieme a Ignazio La Russa. (Continua a leggere dopo la foto)


A L’Aria Che Tira su LA7 il senatore di Fratelli d’Italia punta il dito contro i dem: “Ora il governo – esordisce in collegamento con Myrta Merlino – stanzia 70mila agenti per Natale, quando proposi i militari in città contro la criminalità la sinistra urlò”. Il meloniano chiede però che queste forze non vengano dispiegate “per chi va a trovare la nonna, perlomeno non solo. (Continua a leggere dopo la foto)

“Vorrei – prosegue – che vengano utilizzati anche per controllare anche le nostre frontiere”. Puntuale il commento della conduttrice che, di sottofondo, dice: “Va beh, è tornato”. Ma La Russa non demorde e prosegue commentando il voto sul Mes in Aula proprio il 9 dicembre. (Continua a leggere dopo la foto)

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Dice: “Il centrodestra la sintesi l’ha sempre trovata, capisco la speranza della maggioranza di governo di rompere il centrodestra per sperare di perpetuare una presenza al governo senza il consenso popolare, ma prima o poi finirà anche questo, stiano tranquilli ché il centrodestra non li aiuterà”. Il riferimento è al cambio di passo di Silvio Berlusconi che sulla riforma del Meccanismo europeo di stabilità ha deciso di allinearsi agli alleati, Matteo Salvini e Giorgia Meloni.

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