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Venduti al supermercato ne hanno nascosto i rischi per decenni. Pfas, cosa sono e in quali prodotti si trovano

  • Salute
“Li usiamo ogni giorno e hanno nascosto i rischi per decenni”

“Li usiamo ogni giorno e hanno nascosto i rischi per decenni”. È questa l’accusa choc del Fatto Alimentare riguardo i Pfas. Per chi non lo sapesse si tratta di ”sostanze alchiliche perfluorurate e polifluorurate”. Per farla chiara e concisa, parliamo di sostanze chimiche artificiali, molto utilizzate, che nel corso del tempo si accumulano negli esseri umani e nell’ambiente. È per questo che in molti le chiamano:“sostanze chimiche permanenti”. Ma sono innocue? Si crede di no. Per diversi esperti creerebbero gravi danni alla salute dell’individuo che ne assorbe le molecole.

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Sembra che anche nell’idustrializzazione di questi Pfas si siano commessi dei comportamenti illegali. Da quello che riportano alcune testate infatti, delle aziende produttrici hanno tenuto nascosti dei dati molto preoccupanti per decenni. Non solo, sembra che le stesse abbiano anche negato che quelle sostanze potessero rappresentare un rischio per la salute umana. Secondo alcuni ricercatori dell’Università della California di San Francisco le cose cominciano a farsi preoccupanti.

“Li usiamo ogni giorno e hanno nascosto i rischi per decenni”


“Li mangiamo ogni giorno e hanno nascosto i rischi per decenni”

La scoperta choc andrebbe ad attaccare le aziende produttrici di Pfas, i colossi DuPont e 3M, in quella che è stata la produzione dal 1961 al 2006. Il Fatto Alimentare, citando lo studio dell’università, che a sua volta prende in considerazione i documenti sono stati donati all’università dall’avvocato Robert Bilott (il primo a intentare una causa contro i giganti della chimica e a vincerla), fa quindi una scoperta preoccupante.

“Li usiamo ogni giorno e hanno nascosto i rischi per decenni”

L’uomo in questione, a cui è stato anche dedicato un film, “Cattive acque”, spiega nel dettaglio cosa sono e dove si trovano queste sostanze. “Nello studio si dimostra molto chiaramente come le due aziende fossero in possesso sia di dati epidemiologici, sui dipendenti occupati nelle linee dedicate alla produzione di Pfas, sia di risultati ottenuti internamente su modelli animali, le cui conclusioni erano chiarissime”.

“Li usiamo ogni giorno e hanno nascosto i rischi per decenni”

La condanna arriva nel 2004: l’Epa condanna la DuPont a 16,4 milioni di dollari di multa “per non aver reso noti i dati sulla pericolosità del Pfoa”. Si possono trovare questi Pfas in alcuni prodotti che compriamo al supermercato. Nelle lenti a contatto quotidiane, ad esempio o negli assorbenti. Ma anche in pellicole fotografiche, schiume antincendio, detergenti per la casa. In cosmetici, capi di abbigliamento impermeabili, padelle antiaderenti, filo interdentale, carta forno e tanti altri.

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