Crollo al cimitero di Poggioreale di Napoli. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, contattati subito dopo il crollo dalle persone che abitano vicino al cimitero più grande e più antico della città. Non è la prima volta che capita, perché è già capitato lo scorso gennaio. Su quell’episodio è stata aperta un’indagine con l’emissione di venti avvisi di garanzia.
A gennaio il crollo al cimitero si era verificato nelle congreghe dei Dottori Bianchi e di San Gioacchino, distanti dal luogo dove si è verificato l’ultimo cedimento. Come detto, dopo il crollo di gennaio la procura di Napoli aprì un’indagine che portò a un sequestro dell’area che soltanto da poco è stata dissequestrata.
Crollo al cimitero di Poggioreale (Napoli): bare sospese nel vuoto
Lunedì 17 gennaio il crollo al cimitero si è verificato lungo la facciata con i loculi di marmo della congrega della Resurrezione. Immagini choc, perché a causa del crollo molte bare si sono danneggiate mostrando anche parti dei cadaveri conservati. Come mostrano le immagini, inoltre, molte bare sono rimaste sospese nel vuoto.
Sul posto è intervenuto l’assessore del Comune di Napoli al Verde con delega ai Cimiteri Vincenzo Santagada. “Al momento del crollo non vi erano parenti dei defunti in quanto la chiusura è prevista alle 13,30. Il crollo è stato preceduto da un boato secco e dalle telecamere, poste lateralmente all’area interessata, è stata rilevata una fitta nube di polvere. Come Amministrazione stiamo provvedendo a tutti gli adempimenti necessari”, ha riferito l’assessore dopo il crollo al cimitero.
“C’è stato un nuovo crollo al cimitero di Poggioreale. È una situazione critica e inaccettabile. Per troppi anni i cimiteri napoletani sono stati mal gestiti e abbandonati a se stessi in preda anche a truffatori e approfittatori. Questo è il risultato”. Lo afferma il consigliere regionale di Europa Verde Francesco Emilio Borrelli, che su Facebook ha pubblicato varie foto del crollo ricevute dai cittadini.