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“Arrivato il momento della verità”. Liliana Resinovich, la decisione: “È un giorno importante”

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Liliana Resinovich Morta Riesumazione Corpo

Il 13 febbraio è un giorno molto significativo per il caso riguardante Liliana Resinovich, la donna di 63 anni prima sparita nel nulla e poi trovata morta il 5 gennaio del 2022 a Trieste. Dalle 8 sono iniziate le operazioni per la riesumazione del suo corpo, atto fondamentale per cercare di comprendere cosa sia davvero successo alla donna. Si è sempre ipotizzato che lei si fosse suicidata.

Infatti, la procura della città del Friuli Venezia Giulia era praticamente certa che Liliana Resinovich non fosse morta in modo violento, per opera di qualcun altro. Ora con la riesumazione del suo corpo la famiglia della 63enne si augura che possa essere fatta chiarezza soprattutto sulla data esatta della sua dipartita. I familiari non hanno mai creduto al gesto estremo.

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Liliana Resinovich morta nel 2022, c’è la riesumazione del suo corpo

Liliana Resinovich, rinvenuta quindi morta due anni fa, era sparita il 14 dicembre del 2021. La riesumazione del corpo è avvenuta per effettuare degli accertamenti per evitare che il caso sia archiviato. La nuova autopsia, la prima ricordiamo che ha rivelato la causa del decesso come scompenso cardiaco, dovrebbe essere fatta, secondo quanto scritto da Fanpage, nella città di Milano.

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Durante le operazione di riesumazione del cadavere c’era Sebastiano Visintin, ovvero il marito di Liliana, così come l’amico Claudio Sterpin che però non era vicino al coniuge. Proprio Sterpin ha voluto lasciare una rosa sulla tomba e ha scritto un messaggio: “Le ho chiesto scusa per il vilipendio di oggi, ma spero che porti alla verità“. Fanpage ha svelato che l’esame autoptico avverrà il 15 febbraio. Ha inoltre parlato anche un’amica della vittima.

Gabriella Micheli, che era anche vicina di casa di Liliana, ha postato sui social questo messaggio: “Questa è una data importante più per noi che per Lilly. Chi le vuole bene ha bisogno di darle giustizia, quella terrena. La giustizia divina in questo momento non ci aiuta a trovare conforto. Grazie a tutti i professionisti che lavorano per la ricerca della verità per Lilly”.

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