Era incinta al quinto mese di gravidanza quando un incidente stradale stava per costarle la vita. Un colpo fortissimo alla testa, la lotta per estrarla dalle lamiere, poi il trasporto in ospedale e il coma. Accadeva lo scorso mese di settembre e per Amelia Bannan, una ragazza argentina di mestiere poliziotta, la storia sembrava scritta. A dicembre nonostante i parametri vitali ridotti al minimo, i medici decidono di far nascere il bambino, tutto è miracolosamente nella norma, lo stato vegetativo della donna infatti non aveva avuto alcun effetto sul feto che aveva continuato a crescere. Amelia, senza esserne cosciente, dà alla luce il piccolo Santino. Ma la situazione non migliora, con il tempo che passa diminuiscono anche le speranze, fino alla settimana scorsa quando all’improvviso Amelia ha iniziato a svegliarsi, trovando accanto una gradita presenza, il bimbo che i medici avevano fatto nascere il 24 dicembre. Confusa e ancora stordita, ha ripreso pian piano conoscenza e iniziato a parlare. (Continua dopo la foto)
Ad annunciarlo è stato il fratello César con un post su Facebook per condividere la notizia e ringraziare tutte le persone che, in questi mesi, sono state vicine alla loro famiglia interessandosi ad Amelia e al piccolo. Un miracolo di pasqua che la scienza ha tentato di spiegare. Steven Laureys, direttore del Coma Science Group all’università di Liège, all’Huffingotn Post ha affermato come: «Nel caso di questa giovane donna, mi sembra evidente che doversi misurare con il bambino l’ha stimolata. È fondamentale che i pazienti abbiano accanto i propri cari». (Continua dopo le foto)
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I familiari, infatti, hanno fatto in modo che, nonostante le sue condizioni, Amelia tenesse il figlio tra le braccia. Da quel momento ha iniziato ad uscire dal coma. Quando si dice che l’amore fa miracoli.
