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Ricordate Omran, il bambino divenuto simbolo del dramma che sta vivendo la Siria? Quella foto fece il giro del mondo, e oggi, purtroppo, il piccolo sta vivendo una nuova tragedia. Ecco cosa è successo

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Il piccolo Omran, e il suo volto triste, ferito e attonito, forse contribuirà un giorno a far scattare la tregua ad Aleppo. Lui è in salvo, così come lo dovrebbe essere anche la sorellina che era con lui nell’ambulanza, nella foto che ha fatto il giro del mondo. Non ce l’ha fatta però un terzo fratello, Alì, 10 anni, colpito durante lo stesso raid. Lui non è sopravvissuto alle ferite causate dalle bombe che si sono abbattute sulla loro casa.

I ribelli le attribuiscono ai raid russi.

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A renderlo noto sarebbe stato il fotografo autore dello scatto, Mahmoud Raslan, che ha aggiunto che il piccolo è deceduto nello stesso ospedale di Aleppo dove era stato ricoverato Omran. Il papà dei bambini avrebbe confermato il decesso. E i bombardamenti continuano senza sosta, nonostante l’appello del de Mistura.

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Fonti dei ribelli ad Aleppo hanno affermato che sette membri di una famiglia, di cui sei bambini, sono morti oggi in un bombardamento aereo in un’area della città in mano agli insorti. Il comitato di coordinamento delle forze ribelli, citato dal sito Middle East Eye, ha detto che gli uccisi sono la moglie e i sei figli di un attivista locale dell’opposizione, Ali Abu al Jawd. La casa si trovava nel distretto di Al Jalum, nella parte vecchia della città. Al Jawd, aggiungono le fonti, non si trovava nella casa al momento del raid. E sono oltre 333 i civili uccisi in tre settimane di devastanti bombardamenti ad Aleppo. Lo riferisce l’Osservatorio siriano per i diritti umani, aggiungendo che di questi, 165, tra cui 49 bambini, sono morti nei quartieri occidentali della città, mentre altri 168 sono rimasti uccisi nei bombardamenti delle forze del regime e nei raid russi sui quartieri orientali.

 

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