Sulla crisi ucraina l’Europa spaccata. Cameron rievoca addirittura il lassismo nei confronti di Hitler a Monaco nel 1938. Ungheria, Slovacchia e Cipro frenano sulle sanzioni. Merkel è la più infuriata con il Cremlino e di fronte alle minacce di Putin riportate da Barroso: “Se voglio prendo Kiev in due settimane”. I baltici invece spingono perché l’Europa, come già fatto con i curdi, spedisca a Kiev le armi per resistere ai separatisti russi. Ipotesi scartata. La presidente lituana Dalia Grybauskaite è durissima con Mosca, ripete quanto detto ai microfoni dei cronisti al suo arrivo a Bruxelles: “La Russia è in guerra con l’Europa”.