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“C’è un cadavere nell’armadio”. Sparisce a 17 anni, poi il macabro ritrovamento

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Un gioco folle e sconsiderato, fatto da ragazzi che volevano provare emozioni forti senza rendersi conto delle conseguenze potenzialmente fatali della loro disperata ricerca di adrenalina. E che alla fine è costato la vita a un ragazzo: la storia, folle, ha però preso a quel punto una piega ancora più assurda. Protagonista della vicenda un gruppo di amici che aveva deciso di ravvivare la serata giocando alla cosiddetta “roulette russa”, pratica resa nota in tutto il mondo dal film Il Cacciatore con Robert De Niro e che consiste nel puntarsi una pistola alla testa e premere il grilletto dopo aver posizionato un solo proiettile all’interno del tamburo dell’arma e averlo fatto ruotare, così da non sapere se il colpo sarà letale o no. Così è morto Matthew Minkler, 17 anni, il cui cadavere è stato trovato in una casa abbandonata a Henderson, nello Stato del Nevada, a circa 16 miglia da Las Vegas. Soltanto dopo la scoperta è stato ricostruito l’accaduto. (Continua a leggere dopo la foto)


Stando a quanto emerso dal lavoro svolto dagli investigatori, il corpo del ragazzo sarebbe stato trascinato e nascosto in un armadio al piano inferiore dell’appartamento. Per la morte di Matthew Jaiden Caruso, 16 anni, è accusato di omicidio e rapina, insieme a Kody Harlan, 17 anni, che deve rispondere anche del reato di distruzione di prove. Anche un altro ragazzo, il cui nome non è stato reso noto, è stato arrestato per la morte del giovane dopo le prime indagini sul caso. (Continua a leggere dopo la foto)
Quello che è emerso è un tragico gioco che avrebbe portato il ragazzo a spararsi alla testa, spinto da un amico che lo aveva convinto a provare quell’esperienza “da brividi”. Una volta partito il colpo fatale, gli altri membri del gruppo si sarebbero fatti prendere dal panico e inizialmente fuggiti: Caruso e Harlan sarebbero poi tornati nella casa proprio con l’intenzione di ripulire la scena dell’omicidio e nascondere il cadavere all’interno di un guardaroba, sotto un lenzuolo di plastica. (Continua a leggere dopo la foto)
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In questo modo speravano che non venisse scoperto dalle forze dell’ordine, dando loro il tempo di crearsi un alibi o, nel caso peggiore, darsi alla fuga prima di essere rintracciati. Il nome roulette russa, utilizzato per descrivere la folle pratica che ha spesso esiti drammatici deriva dal fatto che per la prima volta il termine è stato utilizzato dallo scrittore russo Mikhail Lermontov nel racconto Il fatalista.

“Un messaggio sul cadavere”. Giallo a Roma: il ritrovamento del corpo di un 23enne senza vita, poi la scoperta di una scritta choc col rossetto che solleva mille interrogativi. Succede in uno dei quartieri più in della capitale

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