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“Meglio se ne non parli”. Serena Enardu, violento botta e risposta con la giornalista. Volano parole grosse

Serena Enardu non le manda a dire. L’ex Uomini e Donne attacca in maniera frontale la giornalista. Solo pochi giorni fa Serena aveva fatto parlare di sé per alcuni effetti del vaccino anti covid. “Non sono stata bene, ho avuto sintomi come rush cutaneo, fortissimi dolori muscolari e articolari, cefalea perenne, spossatezza, dolore agli occhi e inappetenza. Non riuscivo nemmeno a reggermi in piedi, tutto questo è successo per oltre 12 giorni. Scritto non rende l’idea, ma vi assicuro che è stato devastante”.


E ha poi spiegato nei dettagli quale sia la causa, stando alla sua opinione. “Sarebbe opportuno fare una serie di esami ed accertamenti prima di farsi inoculare un vaccino sperimentale. Sto facendo tutti gli esami possibili per valutare cosa in futuro per un’eventuale nuova dose. Ma se dovessi rispondere basandomi su questa esperienza, direi che il vaccino non lo rifarei”. Parole che non sono passate inosservate.

serena enardu



Insulti e attacchi da ogni parte del mondo del web. Poi anche Selvaggia Lucarelli è intervenuta limitandosi a condividere un post di Serena Enardu. Dopo che la Lucarelli ha ricondiviso il messaggio la Enardu ha sbottato. La 45enne ha preso in giro la giornalista in una Instagram Story criticandole il fatto di “trascrivere il messaggio di un hater senza nemmeno verificare”.

selvaggia lucarelli


E ancora Serena Enardu ha punzecchiato ancora la Lucarelli ballando sulle note di “Zitti e Buoni” dei Maneskin e soffermandosi sul verso “Parla, la gente purtroppo parla”. La Enardu ha scritto poi una frase lapidaria: “Censurare vuol dire mettere a tacere la libertà”. Selvaggia Lucarelli per non risponde. Le sue uscite contro tutti i personaggi pubblici che screditano il vaccino anti Covid non sono pochi.

serena enardu


Vale la pena ricordare cosa ha scritto a Marco Melandri. “Non mi esprimo neppure su questo caso umano a due ruote e senza rotelle, ma dico semplicemente che se tutti agissimo così oggi avremmo TUTTI il Covid più o meno contemporaneamente. Questo vorrebbe dire ospedali in tilt, pazienti Covid e con altre patologie che non riusciremmo a curare. Morti, montagne di morti. Invece, anche se Omicron è meno pericoloso, bisogna comunque evitare di creare onde d’urto peggiori di quella che stiamo attraversando e che già ha mandato in affanno la sanità”.

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