Anna Andreevna Achmatova pseudonimo di Anna Andreevna Gorenko (Bol’soj Fontan, 23 giugno 1889 – Mosca, 5 marzo 1966) è stata una “poeta” russa, usando il termine maschile per rispetto alla sua dichiarata avversione alla parola “poetessa”. Già da questo particolare è facile immaginare una donna dal carattere forte e deciso, segnato certamente da un’esistenza burrascosa, in continuo bilico a causa della situazione politica russa di quegli anni. Sulla sua poetica ebbe molta influenza la conoscenza delle opere di Dante Alighieri, come anche testimonia il filosofo Vladimir Kantor: «Quando chiesero ad Anna Achmatova, la matriarca della poesia russa, “Lei ha letto Dante?”, con il suo tono da grande regina della poesia rispose: “Non faccio altro che leggere Dante”». “Ah, tu pensavi che anch’io fossi una” è una poesia tratta dalla raccolta Anno Domini del 1921 ed è rappresentativa della personalità decisa della Achmatova
Ah, tu pensavi che anch’io fossi una
di Anna Achmatova
Ah, tu pensavi che anch’io fossi una
che si possa dimenticare
e che si butti, pregando e piangendo,
sotto gli zoccoli di un baio.
O prenda a chiedere alle maghe
radichette nell’acqua incantata,
e ti invii il regalo terribile
di un fazzoletto odoroso e fatale.
Sii maledetto. Non sfiorerò con gemiti
o sguardi l’anima dannata,
ma ti giuro sul paradiso,
sull’icona miracolosa
e sull’ebbrezza delle nostre notti ardenti:
mai più tornerò da te.