Maurizio Costanzo: “La lettera che scriverei a C’è Posta per te”. Il giornalista televisivo si racconta a Blogo in una lunga intervista e parla anche della sua compagna Maria De Filippi. Privato, ma anche pubblico e risponde a una curiosità che molti telespettatori hanno. Sarà possibile un giorno vederli condurre insieme una trasmissione televisiva? La risposta è definitiva. Non lascia spazi di manovra. “Mai. Ce lo siamo detti 25 anni fa e così sarà. Sono stati troppo bravi Sandra e Raimondo”. Tra i programmi preferiti da Costanzo c’è proprio quello della moglie Maria De Filippi, ed è C’è Posta per te. A chi scriverebbe il conduttore e giornalista una lettera e per dire cosa? La risposta è inattesa. “Scriverei una lettera chiedendo scusa ai miei primi due figli per aver recuperato il rapporto con loro dopo e di averli un po’ trascurati quando erano piccoli e questa è una cosa di cui mi pentirò a vita. Infatti, per recuperare questa cosa, quando posso, frequento mio nipote più grande, che ha 13 anni, figlio di mia figlia. Lui fra l’altro viene sempre dietro le quinte a vedere il Costanzo show, cosa che mi fa molto piacere”. (Continua a leggere dopo la foto)
Se guarda, invece, al suo futuro, non ha particolari sogni da realizzare dal punto di vista professionale. “Io mi reputo un miracolato, cioè essere arrivato anche ora, ad età avanzata, a fare programmi che il pubblico apprezza. Se un giorno mi accorgessi che il pubblico non c’è più, mi metterei da parte e sarei contentissimo di quello che ho avuto”. Senza andare troppo avanti nel tempo, guardando all’immediato, sul ritorno dei suoi programmi, Intervista e Costanzo Show, la risposta è affermativa. “Certo, torneranno quattro puntate de L’intervista e altre sei del Costanzo show, credo dopo il Festival di Sanremo, sempre il giovedì in seconda serata su Canale 5”. (Continua a leggere dopo le foto)
{loadposition intext} Di recente ha festeggiato i dieci anni del canale Mediaset Iris con un speciale del Maurizio Costanzo Show dedicato al cinema. Al giornalista piacerebbe scrivere qualcosa per il grande schermo. “Si, credo che mi piacerebbe, forse però sono un po’ arrugginito. Purtroppo alcuni registi con cui ho lavorato, per esempio Ettore Scola, non ci sono più, mentre con Avati potrei, ma ci sentiamo molto poco. Il mio rapporto con il cinema è come quello che ho con il teatro. Qualcosa di importante che ha punteggiato molti momenti della mia vita”.
