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“Io ti butto fuori!”. Dritto e rovescio, Paolo Del Debbio furioso in studio

Nessuna indicazione specifica su chiusure, ma la richiesta di maggiori controlli. È questa l’indicazione fornita al governo dal Comitato tecnico scientifico al termine di una riunione fiume che ha segnato anche la spaccatura all’interno del Cts: tre direttori generali del ministero della Salute, Achille Iachino, Andrea Urbani e Giovanni Rezza, non hanno firmato il verbale finale sancendo di fatto la divisione nel Comitato.Nel verbale non ci sono riferimenti a norme da modificare, pur condividendo la linea espressa in questi giorni da diversi ministri dell’esecutivo Conte di non allentare le misure e, anzi, rafforzare l’impegno per evitare affollamento in strade e piazze nel fine settimana.

E proprio a riguardo della spaccatura e delle relative dichiarazione di alcuni membri del Cts Conte, Paolo Del Debbio a Dritto e rovescio su Rete 4 si scaglia contro di loro che, dice, quotidianamente, esprimono la propria opinione generando “incertezza continua sulle regole” da osservare durante le feste di Natale. (Continua a leggere dopo la foto)


In attesa dell’annunciato nuovo Dpcm che imporrà altri divieti per le prossime settimane, fino all’Epifania, è un continuo accavallarsi di voci autorevoli degli esperti del Cts che “parlano l’uno contro l’altro”. E Del Debbio esplode: “Questi pronunciamenti continui…”. (Continua a leggere dopo la foto)

E ancora: “Trovo intollerabile che membri diversi del Comitato parlano ufficialmente uno contro l’altro… Andrebbe tolto dal Comitato uno che fa una cosa del genere, non è che c’è diritto di parola. Sei nel comitato, parli direttamente con il presidente del Consiglio e non agli italiani. Ognuno dice la sua e questo crea confusione”. (Continua a leggere dopo la foto)

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C’è da dire che non è la prima volta che capita una cosa del genere, ma c’è anche da ammettere che la situazione è quella che è: complessa e mai vista finora. Cosa succederà quindi nelle prossime ore non ci è dato sapere, speriamo solo che linea da seguire sia unica e senza tanti punti di vista che generano soltanto incertezza.

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