Vai al contenuto
Questo sito contribuisce alla audience di

Comunicare (e addestrare) un gatto, 15 mosse per diventare qualcosa di più del suo padrone

Prima era un ragazzo sbandato, con problemi di droga, alcol e depressione. Lui è Jackson Galaxy, il volto del programma in onda su Real Time ‘’Il mio gatto è indemoniato’’ ha deciso di raccontare la sua storia con questi animali. Galaxy è diventato esperto di gatti dopo aver lavorato nel rifugio della Humane society e aver portato a casa il suo Benny. Oggi, quindici anni dopo, Jackson è forse il più celebre comportamentista felino e la sua missione è quella di aiutare i proprietari di gatti ‘’indemoniati’’ a individuare le cause dei problemi dei loro animali domestici e a trovare le soluzioni per ristabilire l’ordine e la pace in casa. Così come insegna nel reality di successo Il mio gatto è indemoniato, in onda in Italia su Real Time. Ecco alcuni suggerimenti tratti dal libro di Jackson Galaxy per imparare a comunicare meglio col vostro gatto:

(Continua a leggere dopo la foto)


 

1. Come diventare il migliore amico dei gatti? Il miglioramento delle condizioni ambientali è cruciale per il benessere dei vostri gatti. Questo è il vostro primo passo nel mondo dello spirito felino, cioè della capacità di vedere la realtà che vi circonda con gli occhi di un gatto.

2. Di cosa ha bisogno il mio gatto? I gatti hanno bisogno di cacciare. Giocare e predare sono la stessa cosa per loro. Se i vostri gatti non cacciano, non prendono possesso del proprio spazio: quindi giocate con loro in modo interattivo. Accompagnateli nella sequenza “caccia – agguanta – uccidi – mangia”. Ogni giorno.

3. Perché i gatti miagolano? Il miagolio costituisce uno dei rari casi in cui i gatti vengono incontro, a metà strada, agli uomini. Una volta raggiunta l’età adulta, i gatti miagolano esclusivamente con noi, non tra di loro. Proprio come noi usiamo il battito di palpebre e il «ti voglio bene felino» per comunicare con loro, loro usano il miagolio per comunicare con noi.

4. Perché i gatti fanno le fusa? Le fusa sono spesso segno di felicità, ma i gatti possono fare le fusa anche quando sono malati o si sentono in difficoltà. Le fusa percepibili sono una vibrazione della laringe a una frequenza compresa tra i 25 e i 150 hertz, frequenza che si ritiene possa favorire la guarigione e la crescita delle ossa.

5. Perché soffiano? Se sentite un gatto emettere un ringhio o un soffio, è perché probabilmente si sente minacciato da qualcosa da cui crede di doversi difendere.

6. Perché a volte cinguettano? Se vi è mai capitato di sentire il vostro gatto emettere un suono simile a un cinguettio mentre guarda degli uccellini, è perché sta cercando di ipnotizzare la sua preda!

7. Perché i gatti si “strusciano” ovunque? I gatti hanno bisogno di prendere possesso del proprio territorio. Lo fanno attraverso marcature visive e olfattive. Assicuratevi che i vostri gatti abbiano cucce morbide, coperte, tiragraffi eccetera in abbondanza, e posizionateli in luoghi significativi dal punto di vista territoriale: cioè in posti dove il vostro odore è forte!

8. Come tranquillizzare il gatto? È impossibile ragionare con un gatto iperstimolato: non potete tranquillizzarlo con le parole. Potete, però, farlo calmare con l’esercizio fisico, reindirizzando la sua energia in eccesso verso un bersaglio più appropriato, come un gioco interattivo o anche un puntatore laser. Ecco alcune possibili fonti di iperstimolazione che vi conviene tenere d’occhio: iperstimolazione generata dalle coccole, giochi di lotta, giochi aggressivi, iperstimolazione generata dall’ambiente circostante e iperstimolazione energetica.

9. Come imporre la nostra disciplina? I gatti hanno una soglia dell’attenzione molto limitata, della durata di meno di tre secondi. Questo dato in sé rende una farsa il concetto di “disciplina”. Ecco come potete gestire un comportamento problematico: sul momento: contate fino a dieci, ripulite il pasticcio combinato dal vostro gatto, perdonate e voltate pagina. Qualsiasi altra cosa voi facciate immediatamente dopo il fattaccio servirà solo a intaccare il legame tra voi e il vostro gatto. Nel lungo periodo: mettete a punto un piano di rieducazione comportamentale mirato a risolvere i problemi del passato.

10. Come rafforzare nel gatto la sua “sicurezza territoriale”? I gatti vedono ogni stanza in 3d. Per loro non c’è soltanto il pavimento: ci sono il pavimento, il divano, il bancone della cucina, il lavello, gli scaffali della libreria. Avere accesso a tutti i “piani” del loro mondo crea un ulteriore livello di sicurezza territoriale.

11. Carezze o abbracci? Il gesto della carezza prevede una fine, e ai gatti questo piace. Se invece il gesto può protrarsi indefinitamente – come nel caso dell’abbraccio – i gatti tendono a innervosirsi, più che a rilassarsi. (per i cani è esatta- mente l’opposto. Se cingete tra le braccia un cane, lui si scioglierà letteralmente mentre lo stringete a voi. È questo il concetto alla base di prodotti per cani come le pettorine anti-ansia.)

12. Come dirgli “ti voglio bene”? Addolcite il vostro sguardo, in modo che lui non vi percepisca alcuna traccia di sfida. È molto importante comprendere la differenza tra uno sguardo fisso, potenzialmente ostile, e uno sguardo rilassato. Poi, mentre pensate la frase “ti voglio bene”, associate un lento movimento delle palpebre a ogni parola, in questo modo: 1. Occhi aperti: “ti”. 2. Palpebre abbassate lentamente: “voglio”. 3. Occhi riaperti lentamente: “bene”. Se siete rilassati davvero, e la vostra attenzione è sinceramente dedicata al gatto, lui vi risponderà, prima ricambiando il gesto di battere le palpebre e poi rilassandosi a sua volta e abbassando un pochino la guardia.

Potrebbe anche interessarti:

Le 10 cose che puoi capire solo se hai un gatto

-->

Caffeina Logo Footer

Caffeina Magazine (Caffeina) è una testata giornalistica online.
Email: [email protected]

facebook instagram pinterest
powered by Romiltec

©Caffeina Media s.r.l. 2024 | Registrazione al Tribunale di Roma n. 45/2018 | P. IVA: 13524951004