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“Quella firma falsificata da Anna Corona”. Denise Pipitone, il caso nel giorno della sua scomparsa

anna corona falsificazione firma

Si torna a parlare, oramai giornalmente, di Denise Pipitone. Siamo nella cornice televisiva di Storie Italiane, il programma condotto dall’ex gieffina Eleonora Daniele. Stamattina la cronaca della scomparsa della bimba di Mazara del Vallo, si è focalizzata su Anna Corona e tutti si sono chiesti dove fosse la mattina del primo settembre del 2004, giorno della scomparsa di Denise. A questo proposito viene mandata in onda un’intervista realizzata e trasmessa dalla redazione de “La Vita in Diretta” e rilasciata dalla collega di lavoro dell’ex moglie del padre naturale di Denise.

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La donna confessa di aver falsificato la firma nel registro delle presenze e degli orari di entrata e di uscita. “Io lavoravo in lavanderia e lei scese perché erano venute le sue figlie. Non ricordo se prima o dopo pranzo. Avevano un sacchetto con delle giacche, si sono trattenute dieci minuti. Non l’avevo raccontato prima perché lì i giorni sono tutti uguali”, dice Francesca, collega di Anna Corona nell’hotel in cui lavorava.

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Poco dopo, incalzata dalla giornalista aggiunge: “Io non ho visto uscire Anna Corona. Per quanto ne sappia io, ho messo la firma al posto suo, non l’orario di uscita. Me lo ha chiesto solo quella volta e io ho fatto solo una cortesia a una collega. Non sono una complice se lei c’entra”. Possibile ce ne sia resi conto solo adesso? In realtà la questione è un poco più complessa.

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L’ammissione della collega della donna arriva a distanza di anni, mentre durante il processo era stato messo in discussione l’orario di uscita delle 15.30 apposto accanto alla firma, come ricorda l’avvocato di Piera Maggio Giacomo Frazzitta: “La firma è della signora Anna Corona, l’orario che c’è affianco è stato messo da un’altra persona. Ci siamo resi conto che era un orario identico a quello della collega e abbiamo fatto fare una consulenza grafologica”.

Non a caso, l’ex procuratore Fabio Di Pisa parla di firma falsificata e di un arco temporale preciso: “Dalle 12.30 alle 15.30 Anna Corona non era sul posto di lavoro”. All’epoca durante il processo alla domanda sulla firma e sull’orario Francesca disse: “Non posso mettere la mano sul fuoco”. Maria Angioni, ex pm del caso spiega in diretta: “Diverse volte ho sentito i colleghi di Anna Corona dire che non riuscivano a ricordarla dopo pranzo”.

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