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“Qui non lo vogliamo, è un mostro”. Questo bambino ha solo 8 anni ed è già stato rifiutato da 40 scuole. Nessuno lo accetta e i genitori sono disperati. Il motivo è allucinante e vi lascerà senza parole

  • Storie

 

Come si può solo pensare che un bambino sia un pericolo pubblico, a tal punto da allontanarlo da scuola. Neanche nei peggiori “b movie” si è mai vista una cosa del genere, eppure è accaduto sul serio. E non ci troviamo in un paese poco sviluppato e neanche stiamo raccontando una storia accaduta chissà quante decine di anni fa. È accaduto quest’anno in un paese evoluto, e da esempio per gli alti livelli di sviluppo, come l’Australia, dove un ragazzino di soli 8 anni è stato rifiutato dai dirigenti scolastici di decine di scuole in cui i genitori hanno tentato di iscriverlo perché ritenuto inadatto alla vita sociale delle classi e incapace di relazionarsi agli altri alunni. Sono ben 40 gli istituti scolastici che del piccolo non ne vogliono proprio sapere e che hanno messo il veto sulla sua presenza a scuola. Continua a leggere dopo la foto


Le motivazioni di questo gesto che, diciamolo, sembra veramente assurdo risiedono nel curriculum scolastico del bambino che è decisamente “avventuroso”. Nel corso della sua breve carriera l’ottenne ha collezionato già tre espulsioni da tre diverse scuole oltre ad una serie infinita di provvedimenti disciplinari per comportamenti violenti e scorretti. Continua a leggere dopo la foto

Per questa condotta, non proprio edificante, i genitori del bimbo stanno avendo molte difficoltà nel trovare una scuola disposta a scommettere sul discolo. Questa strana situazione è stata messa in evidenza dai giornali locali a cui la madre si è rivolta per denunciare la condizione assurda in cui si sta trovando la famiglia. Secondo la donna il figlio non è cattivo, tutt’altro. Per la mamma è uno studente brillante che purtroppo vive stati di ansia e attacchi di rabbia, per cui il bimbo ha necessità di essere seguito con maggiore attenzione e non punito, peggiorando la situazione. In più occasioni infatti il bambino, in uno dei suoi momenti di agitazione, è scappato da scuola, ha sputato al personale e ai docenti fin dall’età di sei anni e preso a calci e pugni sia insegnanti che altri piccoli, arrivando in alcuni casi anche a distruggere le aule. Continua a leggere dopo la foto

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I genitori del piccolo assicurano che i comportamenti violenti del figlio non hanno nulla a che vedere con l’educazione a lui impartita tra le mura domestiche e la sua richiesta è che il figlio venga trattato come un disabile con disturbi del comportamento. Finalmente, dopo la battaglia intrapresa dalla famiglia, il bambino è stato accolto da una scuola che è stata letteralmente obbligata dal Ministero della pubblica istruzione ad accettarlo, prevedendo per lui un insegnate specifico e percorsi dedicati.

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