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Le perversioni dell’ex parroco: abusi sessuali su minori e quei filmini girati in casa…

  • Storie

 

Dalla violenza sessuale aggravata e continuata alla produzione di materiale pornografico. Sono le accuse gravissime rivolte a un ex sacerdote di Pietramontecorvino (Foggia), poi ridotto allo stato laicale con divieto assoluto da parte della Chiesa di avvicinarsi ai bambini del paese. I fatti risalirebbero al periodo tra il 2013 e novembre 2014. La Polizia postale di Bari e i Carabinieri di Foggia hanno arrestato l’ex prete, di 55 anni, per violenza sessuale commessa per induzione, abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della vittima di età inferiore ai 14 anni.

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Gli abusi sarebbero stati commessi nel Foggiano. L’uomo è anche accusato di produzione, distribuzione, divulgazione e condivisione di materiale pedopornografico ai danni del ragazzino. Ecco nello specifico i capi d’accusa: violenza sessuale aggravata e continuata “commessa per induzione, abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della vittima, nonché produzione di materiale pornografico attraverso rappresentazioni di pornografia minorile e condivisione di materiale pedopornografico in danno di un minore di quattordici anni”.

L’indagine è partita da una denuncia per “adescamento di minore”. Da qui la perquisizione dell’abitazione del sacerdote, nel novembre del 2014. E proprio dalla perquisizione è emerso che il parroco detenva materiala pedopornografico, prodotto proprio all’interno della casa. All’uomo era stato vietato dalla Chiesa di avvicinarsi ai bambini della parrocchia di Pietramontecorvino e di prestare, a qualunque titolo, servizio nella catechesi per bambini. Per aggirare il divieto, l’indagato frequentava la scuola calcio di Pietramontecorvino: lì avrebbe conosciuto il 14enne, poi portato in casa con la scusa di dargli ripetizioni.

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