Sognava di diventare un grande calciatore, come quelli immortalati nei poster che teneva appesi in cameretta. Lo sport era la sua grande passione, il suo talento, la sua vita. Aveva soltanto 19 anni Dominik Koszowski, un ragazzo determinato e promettente che giocava nella seconda serie del campionato polacco. A ucciderlo sono stati dei balordi tifosi di una formazione avversaria: una tragedia che ha fatto il giro del mondo e alla quale si fatica a credere.
A pubblicare la drammatica notizia è il britannico Daily Mail: l’annuncio della morte è stato dato dalla squadra del calciatore, il GKS Katowice.
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Dominik giocava nel club da quando aveva 9 anni, continuando a inseguire il suo grande sogno. A mettergli i bastoni tra le ruote erano stati una serie di brutti infortuni che lo avevano costretto a chiudere in anticipo la stagione. Lui però, coraggioso e determinato, non aveva perso la speranza.
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A ucciderlo, nella notte tra sabato e domenica, un gruppo di tifosi di un’altra squadra polacca, che lo hanno riconosciuto all’interno di un locale dove il 19enne si trovava per trascorrere la serata. Lo hanno pedinato, hanno aspettato che arrivasse alla stazione ferroviaria di Katowice e lì hanno deciso di aggredirlo, colpendolo con diverse coltellate.
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Dominik è stato subito trasportato in ospedale, dove è morto poche ore dopo. Tre giovani, tutti in età compresa tra i 18 e i 20 anni, sono stati arrestati dalla polizia polacca, che sta cercando ora di risalire all’identità di tutti gli aggressori: pare che il gruppo fosse formato da una dozzina di persone.