Sono 1.234 i nuovi casi di coronavirus resi noti oggi in Puglia secondo il bollettino: 495 in provincia di Bari, 88 in provincia di Brindisi, 124 nella provincia BAT, 182 in provincia di Foggia, 94 in provincia di Lecce, 245 in provincia di Taranto, 7 residenti fuori regione, 1 caso di provincia di residenza non nota è stato riclassificato e attribuito. Sono stati registrati 36 decessi: 8 in provincia di Bari, 3 in provincia di Brindisi, 2 in provincia BAT, 16 in provincia di Foggia, 6 in provincia di Taranto, 1 residente fuori regione.
Dall’inizio dell’emergenza sono stati effettuati 665.959 test. 9.052 sono i pazienti guariti.26.607 sono i casi attualmente positivi. Il totale dei casi positivi Covid in Puglia è di 36.716 così suddivisi:14.336 nella Provincia di Bari;4.063 nella Provincia di Bat; 2.491 nella Provincia di Brindisi;8.649 nella Provincia di Foggia;2.766 nella Provincia di Lecce;4.143 nella Provincia di Taranto;268 attribuiti a residenti fuori regione.I Dipartimenti di prevenzione delle Asl hanno attivato tutte le procedure per l’acquisizione delle notizie anamnestiche ed epidemiologiche, finalizzate a rintracciare i contatti stretti. Per questi motivi, ma soprattutto per la mancanza di posti letto, la Puglia (un po’ come la Calabria) potrebbe essere la settima regione a entrare in zona rossa, così come la Basilicata e la Liguria. (Continua a leggere dopo la foto)
Secondo quanto si apprende, gli ultimi dati prefigurerebbero infatti il passaggio della Regione nella zona dove sono previste le restrizioni più dure, dove già si trovano Valle D’Aosta, Piemonte, Lombardia, Toscana, Campania, Calabria e la provincia di Bolzano. Lo ha confermato anche il governatore Emiliano. “Il dialogo con le regioni è sempre aperto. I 21 parametri indicano l’indice di rischio insieme all’Rt e determinano quali misure attuare sui territori”. (Continua a leggere dopo la foto)
Lo afferma all’Adnkronos Salute il ministro della Salute Roberto Speranza puntualizzando i criteri epidemiologici che hanno portato alla ‘mappa’ del rischio delle Regioni. “La situazione è seria e non può essere sottovalutata, siamo di fronte a una circolazione molto significativa del virus, lo vediamo dal numero dei contagi e con un po’ di distanza dei decessi, ultima cosa ad aumentare”, ha poi sottolineato Speranza ospite a Cartabianca. (Continua a leggere dopo la foto)
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“I segnali degli ultimi giorni sul piano dell’Rt, l’indice di contagio, hanno indicato un primissimo elemento di controtendenza, sceso a 1,4 – ha aggiunto – Ma questo non basta, dobbiamo portare l’rt sotto alla soglia di 1 e grazie a questo vedremo gradualmente una riduzione degli accessi l pronto soccorso, in area medica e in terapia intensiva”.
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