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“A 12 anni mi facevo le canne e bevevo”. Le parole choc della cantante italiana: “Mi vergogno, ho la terza media”

A cuore aperto e senza paure. Elodie si racconta in un bella intervista al Corriere della Sera: “A12 anni mi facevo le canne tutto il giorno. A 15 anni “bevevo anche, uscivo e tornavo alle 7 del mattino”. Elodie Patrizi è tornata a parlare della sua infanzia difficile al Quartaccio a Roma, tra la droga in famiglia, la casa senza acqua calda, le amicizie difficili e il rimpianto per aver abbandonato gli studi troppo presto. “Oggi non mi sento tormentata. Considero il mio passato la mia fortuna: mi ha dato la possibilità di vedere la vita cruda fin dall’inizio e non l’ho subita”, racconta la cantante che a 19 anni è scappata da casa “perché la situazione era veramente tosta e non sapevo più come gestirla”.

Poi parla della sua famiglia: “I miei si sono separati quando avevo otto anni ma anche prima non erano molto felici, a casa non c’era una bella arietta — ricorda Elodie —. Mia mamma faceva la cubista, era una ragazza con problemi, mi ha avuta a 21 anni. Entrambi hanno sofferto molto ed erano onesti in questo, non hanno mai camuffato il loro malessere. Ma per me che ero una ragazzina e lì vedevo così erano dei folli – prosegue -. Tossicodipendenza. Io l’ho capito dopo un po’ ma non ho reagito arrabbiandomi, anche se poi ho avuto dentro di me tanta rabbia per parecchio tempo”. (Continua a leggere dopo la foto)


E ancora: “Ho detto vabbè vi do una mano, cerco di capire come aiutare. Non mi va di addossare colpe a loro, ma sono stata anni a tentare di sistemare una cosa che non è sistemabile, non da una ragazzina. Erano persone che stavano molto male”. Diverse sue amiche hanno avuto figli a 15, 16 anni. “Ecco io quello no, ero proprio vergine, anzi. Una delle più rigide su certe cose. Quando una mia amica si era fidanzata con un tossico di eroina ero impazzita: l’ho sequestrata dentro casa, le ho detto tu da qua non esci. Questo ha cecato di entrare, mia madre era spaventata, mi minacciava… ma cosa minacci, vatti a fa’ ’na pera”. (Continua a leggere dopo la foto)

Anche lei è stata “una ragazzina complicata. A 12 anni mi facevo le canne tutto il giorno: iniziavo la mattina e finivo la sera. Ogni giorno. Ho iniziato in seconda media, per stare tranquilla: ero sempre arrabbiata. Facevamo delle collette con le amiche e quelle erano le mie giornate: al liceo non capivo le lezioni, tornavo a casa e me le facevo di nuovo, tanto nessuno diceva niente, ognuno faceva come gli pareva. Bevevo anche, uscivo e tornavo alle 7 del mattino, a 15 anni: ho avuto una libertà totale. E se hai troppa libertà sbagli”. (Continua a leggere dopo la foto)

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Poi conclude: “Ti senti sporco, questa è la verità. È un contesto che rischia di inghiottirti. Non studiamo, a nessuno gliene frega niente. Io ho la terza media e per dirlo ci ho messo anni: mi vergognavo come una ladra. Rimpiango moltissimo il fatto di essere ignorante. Mi fa sentire a disagio, anche perché sono stata vigliacca: ho fatto il liceo fino al quinto anno, senza mai essere bocciata. Arrivata a maggio, mi sono ritirata. Non mi sentivo all’altezza di fare l’esame – conclude Elodie -. Avevo solo paura del fallimento, una cosa che mi ha accompagnata a lungo”.

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