“Una situazione che abbiamo patito in molti, e tutti abbiamo dovuto prendere atto che è quel che la gente vuole”. Nek parla di Sanremo, ma soprattutto di come è cambiato il mondo della musica. Lui rappresenta quella generazione di mezzo tra i big intramontabili e i giovani sfornati dai talent show. In un’intervista a Repubblica il cantante si sfoga: “Bisogna adattarsi al cambiamento e, pur senza prostituirsi, cercare di rimanere in contatto con il pubblico. Ho imparato che puoi dare emozioni anche chiudo dentro un telefonino”.
Eppure adattarsi non è facile. “Mi dicevano: la scena è cambiata, il disco sta scomparendo, in tv solo talent. Io non me ne accorgevo, ero in Spagna, Portogallo, Messico, quei paesi dove le classifiche erano generose e l’attività concertistica al top”. Nek è stato lanciato sulla scena internazionale proprio da Sanremo quando nel 1997 “Laura non c’è” lo catapultò oltre i confini musicali nazionali. Sanremo, per Nek, resta comunque l’unica vetrina in Italia per rimettersi in gioco. “Quelli della mia generazione sono strizzati tra gli idoli dei talent show e i superospiti”. Intanto, il suo cd “Prima di parlare” esce il 3 marzo.
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