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“Aveva paura per Gioele”. Viviana Parisi, viene a galla solo ora. Molte cose adesso potrebbero cambiare

Novità sul caso di Viviana Parisi e Gioele Mondello. A quattordicesimo giorni di ricerche, del bambino nessuna traccia. Misteri e dubbi che aleggiano e cominciare dalle scarpe “solo un po’ graffiate” ma “ancora abbastanza pulite” le sneakers che indossava Viviana Parisi.
Ecco perché gli investigatori che indagano sulla morte della donna e sulla scomparsa del figlio Gioele di 4 anni, ritengono, come apprende l’Adnkronos, che Viviana Parisi non abbia fatto molta strada nei boschi, dopo essere scesa dalla sua auto, in seguito all’incidente avvenuto sulla A20 Messina-Palermo, in una galleria.

Non solo. Come avrebbe potuto scavare una fossa per seppellire il bambino senza sporcarsi o graffiarsi le scarpe? Se anche la pista dell’omicidio-suicidio fosse tra quelle seguite dalla Procura di Patti, gli investigatori si chiedono come mai avesse le scarpe pulite. Continua dopo la foto


Una era al piede e l’altra a poca distanza. Altre risposte gli investigatori le attendono dalle unghie della donna, e dal rapporto dei medici legali. Gli occhi degli investigatori sono puntati ancora sul video principale registrato da una telecamera di sorveglianza. E la registrazione conferma la presenza in auto del piccolo, vivo, con la mamma al volante, a Sant’Agata di Militello. Continua dopo la foto


Tutto questo appena una decina di minuti prima del suo passaggio al casello dell’A20. “Dal video di Sant’Agata di Militello si capisce che Gioele era vivo”, ha detto il Procuratore capo della Repubblica di Patti Angelo Vittorio Cavallo. “Si vede la faccia e si vede che è vivo, l’immagine è chiara – ha aggiunto -. E questo rende quantomeno più fondata l’ipotesi che nell’incidente stradale il bambino fosse con la madre. Parliamo di ipotesi, perché resta comunque un “buco” di 10 minuti”. Continua dopo la foto

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Buco intorno al quale ragiona l’avvocato e cugino del marito di Viviana Parisi, Claudio Mondello, che getta nuova luce sul caso: “Viviana temeva che i servizi sociali potessero toglierle il bambino perché era stata due-tre volte in ospedale per problemi di carattere mentale”. Sarebbe questo, secondo l’avvocato, il motivo dell’allontanamento della mamma dj dopo l’incidente.
Ma anche di un’altra cosa è convinto il legale. Viviana, seppure in stato confusionale, davanti all’ipotesi di “morte di Gioele o di un grave ferimento nell’incidente avrebbe chiesto aiuto, si sarebbe messa a urlare perché la salute del bambino aveva la precedenza su tutto. Non l’avrebbe portato via”, spiega l’avvocato al Corriere della Sera. “Lei era morbosamente legata a Gioele. Non mi convince l’ipotesi della morte nell’incidente – dichiara -. Difficile poi che un bambino di 4 anni, che ha un corpo molto elastico, possa morire in un incidente del genere”.

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