Sono finite nel pomeriggio di ieri le speranze di ritrovare in vita Aldo Venturi, escursionista classe 1956 scomparso nelle ore precedenti. A dare l’allarme era stata la sorella, preoccupata per non averlo visto tornare. Aldo Venturi si era addentrato nei boschi della valle Anzasca, nella provincia piemontese del Verbano Cusio Ossola durante una gita in montagna. Le ricerche, scrive il Corriere della Sera, erano partite dalla zona di Vanzone San Carlo, dove era stata individuata l’auto di Venturi.
A ritrovare il corpo, appena fuori dall’abitato di Roletto era stato il Soccorso alpino della Valdossola. L’uomo non era alla ricerca di funghi ed è stato probabilmente colto da malore: il suo corpo è stato ritrovato riverso a terra sul sentiero. Sul posto hanno operato oltre al Soccorso alpino anche i Vigili del fuoco e della Guardia di finanza, militari addestrati per le operazioni di soccorso in montagna.
Verbano, trovato morto l’escursionista scomparso Aldo Venturi
Quello di Venturi non è l’unico caso. In queste settimane ci sono state diverse segnalazioni di escursionisti dispersi. Solo alcuni giorni prima, sempre nella provincia di Verbano Cusio Ossola, un altro escursionista è morto durante una gita in montagna. Graziano Favaro, 79 anni, era uscito con il fratello in cerca di funghi. A un certo punto, le loro strade si sono divise e il 79enne ha fatto perdere le sue tracce. (Leggi anche “Non l’avevano rapita”. Svolta choc sulla morte di Elena Del Pozzo, la bimba di 5 anni. La mamma parla)
Il fratello, che non è riuscito a mettersi in contatto con Favaro perché aveva lasciato il cellulare a casa, ha allertato i soccorsi. Un elicottero ha poi individuato un corpo, lo ha recuperato e riportato a valle restituendolo così ai suoi cari. L’allarme lanciato dalle autorità per le uscite in montagna è altissimo. A dare i numeri dell’emergenza è ancora una volta il Corriere della Sera.
In 10 giorni in Valdossola il Soccorso alpino ha eseguito nove interventi per cercatori di funghi ed escursionisti dispersi con un bilancio di tre morti, due dei quali dalla vicina provincia di Varese: segnalare il tragitto, non camminare da soli ma soprattutto avere una adeguata preparazione fisica e abbigliamento adatto sono le raccomandazioni dei soccorritori.