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“Quel bambino vestito pesante d’estate…”. Denise Pipitone, nuovo scenario a Storie Italiane. Una ricostruzione da brividi

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Denise Pipitone nuova intercettazione anna corona

Storie Italiane torna sul caso di Denise Pipitone, la bimba di Mazara del Vallo rapita nel 2004. Da allora si sono perse le sue tracce: il programma condotto da Eleonora Daniele ha approfondito la questione della pista tunisina. Infatti una bambina misteriosa, con un codice fiscale falso, sarebbe stata portata da Mazara del Vallo in Tunisia il giorno dopo la scomparsa di Denise Pipitone. È questa la nuova pista che troverebbe riscontro in vecchie narrazioni sul caso.

Denise fu rapita il 1 settembre 2004 da Mazara del Vallo. Va detto che la pista tunisina non rappresenta esattamente una novità. Già se ne era parlato durante la trasmissione di Rete4 “Quarto Grado”, che ha riportato le nuove teorie sul rapimento di Denise formulate dall’ex pm Maria Angioni, che il 23 dicembre andrà a processo con l’accusa di false informazioni ai pm.

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Angioni ha parlato della pista ‘del barchino’, salpato il giorno dopo da Trapani in direzioni Tunisi con a bordo due adulti di Mazara del Vallo e una bimba le cui generalità non sarebbero registrate negli uffici pubblici. Stando ai controlli effettuati dall’ex pubblico ministero, la bambina, le cui iniziali sarebbero SS, non esisterebbe. “Con queste generalità – ha affermato Angioni – non esiste nessuna bambina. Poi magari si scopre che esiste, ma dai piccoli accertamenti che ho fatto io, SS non esiste”.

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Durante la puntata di venerdì 17 settembre a Storie italiane si è parlato di alcuni testimoni che all’epoca videro un bambino, probabilmente maschio, dall’identità sconosciuta, il quale saltò all’occhio durante l’imbarco perché vestito in modo pesante, con una felpa con il cappuccio. Oggi si crede che quel bambino possa essere proprio Denise Pipitone. L’inviata del programma, allora, ha cercato di capire se le regole ora in vigore sull’imbarco in quel porto siano sempre state le stesse.

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I lavoratori del porto hanno chiarito che prima era molto più facile per un minore imbarcarsi. I documenti, fino al 2012, venivano chiesti solo agli adulti, mentre un bambino poteva salire semplicemente accompagnato senza carta di identità. Dal 2012 la procedura è cambiata e ogni biglietto ha nome e cognome, presumibilmente nel 2004 quindi, quando Denise fu rapita, potrebbe essere stata facilmente celata la sua identità. La pista tunisina è stata valutata dopo il ritrovamento di un biglietto in cui ci sono delle iniziali che potrebbero essere della bambina di Mazara del Vallo, ma sono ancora molti i dubbi a riguardo, molti dei quali sono difficili da sciogliere visto che dal giorno del rapimento sono passati ormai 17 anni.

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