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Malore improvviso, il sindaco muore a soli 46 anni. Tutta la comunità sotto choc

Un’intera comunità travolta da un dolore straziante per la morte dell’amatissimo sindaco. Se n’è andato a 46 anni, in modo davvero improvviso, dopo essere stato colto da un malore che non gli ha lasciato alcuno scampo. Nella serata di domenica 3 gennaio si è sentito male ed è stato immediatamente trasportato in ospedale, dove era stato ricoverato. Nonostante i medici abbiano fatto di tutto per salvargli la vita, una crisi probabilmente originata da problemi cardiaci lo ha ucciso.

Aveva comunque una malattia, visto che nel 2019 gli era stato diagnosticato un tumore. Ma la patologia sembrava la stesse affrontando nel miglior modo possibile perché, quando si era sottoposto alle cure del caso, pareva essere ormai ritornato in forma. Infatti, aveva continuato a portare avanti la sua esperienza politica, candidandosi nuovamente alle amministrative dello scorso mese di settembre, da primo cittadino uscente. Ed era riuscito ad essere votato di nuovo. (Continua dopo la foto)


A morire è stato il sindaco Alberto Polo, che guidava il comune di Dolo, sulla riviera del Brenta, in provincia di Venezia. Il suo decesso è avvenuto precisamente nella mattinata del 4 gennaio nell’ospedale di Mirano. Era anche funzionario in una fondazione veneziana. Come detto poc’anzi, le sue condizioni di salute sono precipitate in pochissimo tempo e domenica sera è giunto il malore fatale. L’intero paese veneto è stato letteralmente distrutto da questa notizia. (Continua dopo la foto)

Il primo cittadino lascia la moglie Claudia e i figli Adelaide e Gherardo. Era stato molto impegnato sull’ospedale locale, infatti aveva ascoltato i cittadini, preoccupati per la struttura, che dal marzo scorso era diventata Covid hospital. Era comunque apparso in video soltanto alcuni giorni fa, infatti il 31 dicembre aveva pubblicato un videomessaggio. Due giorni prima si era presentato al Consiglio comunale. A manifestare il cordoglio il Centro di documentazione e inchiesta sulla criminalità organizzata. (Continua dopo la foto)

Questo il ricordo: “Ci uniamo al pianto della famiglia, degli amici, degli amministratori e dei cittadini. Da sindaco, Alberto Polo ha incoraggiato la nascita del Centro di documentazione e d’inchiesta sulla criminalità organizzata, dimostrando rara sensibilità per i pericoli connessi alle infiltrazioni delle mafie nel Nordest. Perdiamo un uomo che è stato, assieme alle donne e agli uomini della sua giunta, riferimento sicuro della legalità”.

Seguono le indicazioni di Google Maps ed ecco dove si ritrovano. Un 18enne morto, gravissimo l’amico: cosa è successo

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