Niente “miracolo laico“, il sangue di San Gennaro non si è sciolto. Nella giornata di oggi, lunedì 16 dicembre, i fedeli hanno riempito a Napoli la Cattedrale Metropolitana di Santa Maria Assunta sperando di vedere il sangue sciogliersi nell’ampolla. Ad officiare il rito nella mattinata è stato Monsignor Vincenzo De Gregorio, abate della Cappella del Tesoro di San Gennaro.
Durante l’anno sono tre i momenti in cui si spera nel miracolo di San Gennaro: le altre due date sono quelle del il 19 settembre, festa di San Gennaro, e “il miracolo di maggio”, previsto per il sabato precedente alla prima domenica del mese mariano. Quello odierno era dunque l’ultimo appuntamento dell’anno. Ma c’è ancora speranza. L’ampolla viene infatti riposta in cassaforte alle 19:30.
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In quali occasioni il sangue non si è sciolto e cosa è successo
Quando alle 10:03 monsignor Vincenzo De Gregorio ha preso l’ampolla contenente il sangue di San Gennaro il liquido al suo interno è rimasto solido. L’abate ha continuato a scuotere e girare l’ampolla fino alle 10:17, portandola in processione con i fedeli in preghiera speranzosi, ma il sangue non si è sciolto. Nel corso della giornata verranno fatti altri tentativi.

Durante l’omelia è stato ricordato il difficile periodo che tutto il mondo sta attraversando, tra guerre e crisi internazionali. In tanti sperano che il sangue possa ancora sciogliersi, come già accaduto l’anno scorso e due anni fa. Anche perché quando ciò non è accaduto si sono verificati eventi catastrofici, come la seconda Guerra Mondiale. Il sangue, infatti, non si era sciolto nel 1939, anno dello scoppio del conflitto, e nel 1940, quando è entrata in guerra l’Italia.


L’ampolla con il sangue di San Gennaro rimane esposta nella cappella per tutta la giornata, tranne dalle 12:30 alle 16. In serata sono previsti altri riti coi donatori di sangue. Alle 18,30 viene celebrata la Santa Messa in Cattedrale e alle 19,30 l’ampolla viene riposta in cassaforte. Il terzo miracolo di San Gennaro ricorda l’evento del 16 dicembre 1631 quando la lava del Vesuvio minacciava la città: alcuni cittadini portarono l’ampolla e la statua di San Gennaro in processione fino al Ponte della Maddalena e proprio in quel momento la lava si fermò, risparmiando Napoli.