Si è presentata in Procura questa mattina con una borsa Chanel. Ma quando i magistrati le hanno chiesto la sua attività professionale lei ha risposto: “Disoccupata”. È questo uno dei particolari emersi dall’interrogatorio di Ruby, personaggio chiave dei festini organizzati da Silvio Berlusconi ad Arcore e ora al centro dell’inchiesta ribattezzata “Ruby ter”. La marocchina, accusata di corruzione in atti giudiziari e falsa testimonianza durante il primo processo che vedeva imputato l’ex premier Silvio Berlusconi, ha preferito non rispondere alle domande dei pm e si è avvalsa della facoltà di non rispondere. Secondo i pm, il leader di Forza Italia avrebbe pagato la giovane e le altre ragazze protagoniste delle feste, per mentire su quanto accadeva nel corso delle serate. A Ruby l’ex premier avrebbe elargito bel 5 milioni di euro e i magistrati ne sono sicuri proprio a causa delle sue spese folli, non compatibili con la vita di una giovane senza occupazione. Tra le spese “sospette” emergono una festa da 7 mila euro per il compleanno della figlia Sofia, una vacanza da 9 giorni alla Maldive costata più di 60 mila euro, una moto da oltre 10 mila euro regalata al neo fidanzato Leo, borse griffate regalate e abiti di alta sartoria firmati da Gianni Campagna. Tutti acquisti che Ruby, sempre secondo i pm, avrebbe effettuato con soldi ricevuti da Berlusconi.
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