Si sono salvati perché fortunatamente a cena fuori. È questo il caso di una famiglia che doveva essere in casa quando c’è stata l’esplosione a a Ravanusa. A raccontare la vicenda è la donna, mamma di tre bambini: “Pensare che io a quella cena in un ristorante a Mazzarino, un paese qui vicino, neppure volevo andarci. Se mio marito non avesse insistito oggi forse saremmo tutti morti. Anche i miei tre figli. Non ci voglio pensare”. È scossa e grata la signora Franca, 35 anni, mostrando le foto di come è ridotta quella che una volta era la sua casa.
Il loro appartamento a Ravanusa, si trovava proprio di fronte al luogo dell’esplosione, ma fortunatamente non c’era nessuno al suo interno. La coppia aveva deciso proprio quella sera di uscire e andare a mangiare fuori insieme ai figli di 1, 5 e 10 anni. Racconta Franca: “Erano le 8 della sera, eravamo attesi da amici in un ristorante in un Paese qui vicino. Io non volevo andare, ero stanca, ma mio marito ha insistito e alla fine mi ha convinto. Siamo usciti tutti, ovviamente abbiamo portato anche i nostri figli, sono piccoli, non possono restare a casa da soli”.
E ancora, la donna di Ravanusa racconta al Messaggero: “Al ristorante avevamo avuto appena il tempo per mostrare il Green pass, quando è arrivata una telefonata a mio marito, lo hanno avvertito che c’era stata l’esplosione. È sbiancato, non l’avevo mai visto così. Lui è uscito nel parcheggio del ristorante, io l’ho raggiunto. Mi ha detto cosa era successo, proprio a fianco a casa nostra”.
“Agli edifici dei nostri vicini – racconta Franca di Ravanusa – Ma anche a una parte della nostra abitazione. Ho subito pensato: se non fossimo usciti per andare al ristorante, saremmo stati nella sala. Non ci saremmo salvati. Non si sarebbero salvati i nostri figli. Loro sono rimasti ammutoliti, scioccati. Adesso siamo fuori di casa”.
“Ci hanno lasciato entrare qualche minuto per recuperare alcune cose. Chissà quando potremo tornare”. Poi conclude a donna di Ravanusa: “Ci ha ospitato mio cognato, ci sta aiutando a portare via qualcosa. Ma per i bambini non è facile. Qui gli sfollati sono molti, dicono anche cento. Tutta la zona è inagibile. Una distruzione inimmaginabile, io davvero non so dire come sia potuto accadere…”.