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L’incanto di Ninfa, tra rose e rovine

Rovine, rose, alberi, un ponte sulle acque trasparenti di un piccolo fiume. Sembra il paesaggio di una fiaba medievale e invece è tutto reale. Il Giardino di Ninfa, in provincia di Latina, è una delle “meraviglie” del Lazio. Tutto ebbe inizio con un tempio romano dedicato, per l’appunto, alle Ninfe Naiadi. Nell’VIII secolo il territorio, sul quale nel frattempo era sorto un piccolo villaggio, divenne parte dell’amministrazione pontificia. Dall’anno mille in poi, data la posizione strategica sull’asse tra Roma e il Sud Italia, Ninfa divenne un vivace centro urbano, dominato da varie famiglie nobiliari (i Tuscolo, i Frangipane…). Nel XIV secolo la città, proprietà della famiglia Caetani, venne distrutta e abbandonata. Non fu più ricostruita. Ma tra le rovine il cardinale Niccolò Caetani volle creare un “giardino di delizie”, opera proseguita nei secolo dalla famiglia. Alla fine dell’Ottocento, prese forma il “giardino romantico” per volere di Ada Bootle Wilbraham, moglie di Onorato Caetani. Nasceva così un luogo incantato, definito anche la “Pompei del medioevo”, che non smette di stupire ancora oggi.

Per informazioni: www.fondazionecaetani.org

 


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