Green pass Covid-19, scatta l’operazione denominata “Fake Pass” eseguita dalla Polizia di Stato unitamente al coordinamento delle rispettive Procure che hanno già provveduto a perquisire ben 32 canali Telegram responsabili della vendita impropria.
Come riportato sul sito del Ministero della Salute, il Green Pass si ottiene secondo diverse modalità, ovvero attraverso l’autenticazione sul sito con credenziali SPID o CIE o con Tessera Sanitaria o documento di identità, tramite il Fascicolo Sanitario Elettronico e ancora attraverso apposite App. Mentre chi non possiede strumenti digitali può rivolgersi al medico di medicina generale o alle farmacie.
Dunque come ben si sa, solo al Ministero della Salute spetta il rilascio della Certificazione verde Covid-19 sulla base dei dati trasmessi dalle Regioni e Province Autonome relativi alla vaccinazione, alla negatività al test o alla guarigione dal virus.
Parallelamente alla campagna di vaccinazione e al legittimo rilascio del Green pass, scatta l’operazione che mira ad arrestare il commercio online di false attestazioni sull’avvenuto ciclo di vaccinazione. Pare alcuni utenti abbiano ricevuto un messaggio da parte di un gruppo di truffatori.
“Ciao, ti spiego brevemente come funziona. Attraverso i dati che ci fornisci una dottoressa nostra collaboratrice compila un certificato vaccinale. E da lì il Green pass”. Agli utenti sarebbe stato chiesto di fornire nome e cognome, residenza, codice fiscale e data di nascita. Una vera e propria truffa su cui stanno proseguendo indagini e sequestri.