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Nuovo focolaio al Sud Italia: già 52 contagiati e 2 morti. Test a tappeto: la situazione

Dopo aver sfiorato ieri i 9mila contagi il Coronavirus torna a spaventare l’Italia. La seconda ondata è ormai un dato di fatto, come nelle peggiori previsioni. Si parla di lockdown localizzati, ma il timore che si torni ai mesi più duri della pandemia, con le persone costrette a casa, è fortissimo. Panico in particolare in una residenza sanitaria assistenziale a Sambuca di Sicilia, in provincia di Agrigento. Qui sono stati registrati 52 positivi e due decessi.

L’allarme è scattato dopo il decesso di un’anziana signora avvenuta nella notte del 15 ottobre. Essendo la seconda persona morta per Coronavirus sono scattate le misure di emergenza, con il conseguente allarme focolaio. La donna, ottantenne, ha perso la vita dopo essere stata ricoverata nel reparto rianimazione dell’ospedale Giovanni Paolo II di Sciacca. Tutto ciò a poche ore dalla morte di un uomo di 90 anni, anch’egli ospite della struttura di riposo. (Continua a leggere dopo la foto)


Dopo la morte dei due ospiti si è provveduto alla ricerca di eventuali contagi all’interno della casa di riposo. Ne sono stati individuati 52, fra ospiti e dipendenti della struttura. Tutto il personale sanitario e gli anziani ospiti sono stati messi in quarantena. Adesso, oltre all’aspetto sanitario, va monitorata la situazione sotto il profilo psicologico dal momento che i cittadini di Sambuca sono molto preoccupati. (Continua a leggere dopo la foto)

Il sindaco della cittadina Leo Ciaccio il 15 ottobre ha firmato un’ordinanza con cui chiude scuole e uffici pubblici, in attesa della sanificazione dei locali. Sono state inoltre annullate tutte le manifestazioni pubblice, mentre la cittadinanza ha iniziato a sottoporsi in massa a test sierologici al fine di tracciare una mappa dei contagi ed interrompere la diffusione. Fino a questo momento sono stati colpite soprattutto persone anziane, ma è chiaro che il rischio riguarda tutti. (Continua a leggere dopo la foto)

Intanto il Governo corre ai ripari, cercando di scongiurare con nuovi provvedimenti il rischio lockdown, che finirebbe per dare il colpo di grazia ad un’economia, ed una popolazione, già in ginocchio. Le ultime misure su cui si sta ragionando parlano di coprifuoco dalle 22 e didattica a distanza nelle scuole superiori. Lo stesso premier Giuseppe Conte non vuole assolutamente prendere in considerazione l’ipotesi di un ‘reset’, per far respirare il sistema sanitario nazionale che, con gli ospedali che allestiscono di nuovo i reparti Covid, inizia a dare i primi segni di allarme.

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