Caso Isabella Noventa, svolta nell’inchiesta sul delitto della segretaria cinquantacinquenne di Albignasego, scomparsa da Padova il 15 gennaio scorso. Dopo aver arrestato Freddy Sorgato, fidanzato della vittima, sua sorella Debora e Manuela Cacco, la tabaccaia che gestiva il negozio di Freddy a Camponogara, gli investigatori, secondo quanto riportato da Il Gazzettino di Padova, ora hanno raccolto un’accusa vera e propria nei confronti dell’autotrasportatore con la passione del ballo, Freddy appunto.
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Se lo stesso Freddy aveva parlato di un incidente avvenuto dopo un gioco erotico estremo, è la tabaccaia di Camponogara ora ad ammettere la verità. Di fronte al sostituto procuratore titolare del fascicolo Giorgio Falcone e al dirigente della squadra mobile Giorgio Di Munno, avvenuto lunedì scorso nel carcere di Montorio, Manuela Cacco ha finalmente vuotato il sacco e risposto alle domande degli inquirenti. Come è stata uccisa quindi Isabella Noventa? La Cacco lancia un’accusa ben precisa a Sorgato, che tra l’altro è il suo ex amante. Lui, a detta della tabaccaia, avrebbe soffocato la cinquantacinquenne nella cucina della sua villetta di via Sabbioni infilandole in testa un cappuccio di colore bianco. Quella stessa cucina che qualche giorno fa è stata analizzata da cima a fondo dagli investigatori della polizia scientifica alla ricerca di tracce genetiche ed ematiche e altro materiale biologico riconducibile alla vittima. Cucina che, stando a questa confessione della Cacco e come già ipotizzato, rappresenta il luogo del delitto.
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