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Crisi, l’Italia in deflazione dopo oltre 50 anni

  • Italia

L’Italia entra in deflazione ad agosto per la prima volta da oltre 50 anni, cioè dal settembre del 1959, quando però l’economia era in forte crescita. A lanciare l’allarme l’Istat che ricorda come allora la variazione dei prezzi risultò negativa dell’1,1%, in una fase di 7 mesi di tassi negativi. Ad agosto 2014 l’indice dei prezzi al consumo misurato dall’Istat nelle prime stime ha segnato un calo dello 0,1% rispetto allo stesso mese dello scorso anno (era +0,1% a luglio). E nel frattempo la disoccupazione torna a correre: balzo al 12,6%.

La deflazione in pratica è un fenomeno economico che si registra quando all’interno di un sistema economico si manifesta una sostanziale diminuzione di liquidità ed una contemporanea diminuzione dei prezzi. Meno soldi in giro ed acquisti che necessitano di meno banconote, in pratica. Ma ovviamente non è tutto qui.

È vero che la deflazione è l’opposto dell’inflazione ed è cioè una diminuzione generale del livello dei prezzi, ma se le merci costano meno non siamo tutti più ricchi. La realtà è che quando i prezzi scendono, la recessione invece che rallentare si aggrava. Per due differenti motivi:

• I consumatori, nella speranza che i prezzi continuino a scendere, rinviano gli acquisti
• Torna a salire il tasso di interesse reale (che è dato dalla differenza tra il tasso di interesse nominale, ossia il tasso di interesse al quale la Banca Centrale presta il denaro alle altre banche e l’’inflazione).

La conseguenza per i cittadini è un aumento del costo di prestiti, mutui e finanziamenti che potrebbero stimolare la domanda e far ripartire l’economia. La deflazione crea quindi una spirale negativa.


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