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“Cosa succede a Natale”. Covid, la previsione di Fabrizio Pregliasco

  • Italia

Il governo continua a lavorare in previsione del Natale. L’obiettivo è garantire festività sicure agli italiani: in questa ottica si sta lavorando per accelerare le somministrazioni della terza dose di vaccino. “A breve incontrerò il ministro Speranza e gli scienziati per esaminare le evidenze scientifiche e per continuare senza indugio nella terza dose. Si arriverà progressivamente ad abbassare l’età, lo faremo a breve”, ha spiegato ancora ieri il commissario all’emergenza Figliuolo.

Secondo Sergio Abrignani, immunologo del Comitato tecnico scientifico, il nostro sistema immunitario può aver bisogno di una terza dose di vaccino contro il Covid-19 “per innescare una memoria di lungo termine che consenta di fare altri richiami non prima di 5-10 anni”. Lo ha dichiarato in un’intervista al Corriere della Sera, argomentando a favore della terza dose per tutti: “Non è una decisione straordinaria, nel mondo della vaccinologia la terza dose distanziata dalle prime due, per persone che non hanno mai visto un certo microrganismo, è la normalità”.

covid natale fabrizio pregliasco


Intervenuto a Mattino 5, il virologo Fabrizio Pregliasco ha commentato l’andamento della pandemia in Italia. “Vale la pena di preoccuparci, ovvero fare in modo di fare ciò che è possibile, ma anche continuare a usare il buon senso, non si vuole che nessuno stia sotto una capanna. Baci, viaggiare, abbracci, il fatto di stare più al chiuso, tutte le infezioni respiratorie vengono facilitate. Questa pandemia è come le onde di un sasso in uno stagno: le più brutte le abbiamo spero passate, dovremo solo convivere con questo virus e, grazie soprattutto alla vaccinazione, in modo molto più civile”, ha detto.

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Manca poco più di un mese al Natale e in molti già si stanno chiedendo come saranno le prossime festività soprattutto se si ricorda quello che è successo lo scorso anno con l’Italia praticamente blindata e le zone rosse a farla da padrone. “Natale normale? Dico assolutamente di sì, anche se con un po’ di attenzione”, ha affermato Fabrizio Pregliasco. Resta fondamentale l’uso della mascherina, anche per i vaccinati. Indossarla correttamente riduce il rischio di infettarsi. Ribadendone l’utilità e l’importanza, Pregliasco ha spiegato: “Non c’è una protezione al 100% con il vaccino, non ha la capacità sterilizzante”, ma contribuisce fortemente a contenere e contrastare il virus e a evitare il collasso degli ospedali”.

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Infine Fabrizio Pregliasco insiste sull’importanza della vaccinazione: “È un provvedimento di sicurezza: senza, il rischio è altissimo. Con la vaccinazione, invece, c’è un margine del 20% che serve a mantenere quel certo galateo. È questione di statistica e di probabilità, dobbiamo considerare che in questa fase, visto che il virus è ancora circolante, ogni contatto interumano ha una probabilità di creare un infetto, più ci sono occasioni di contatti più il virus si può diffondere”.

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