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Covid, scoperta una nuova variante del virus: è partita dalla Spagna

  • Italia

“Dai dati in nostro possesso la percentuale dei pazienti in terapia intensiva rispetto ai posti letto attivati è pari al 22% che scende al 18% attivando tutte le postazioni attivabili”. Lo ha detto il commissario straordinario all’emergenza Coronavirus Domenico Arcuri, a quanto si apprende, nel corso della riunione operativa convocata dal ministro degli Affari regionali Francesco Boccia con i presidenti delle Regioni su test, terapie intensive e risorse delle reti ospedaliere per fronteggiare la seconda ondata del Covid-19.

“Abbiamo inviato una mail alle Regioni con la richiesta dei fabbisogni per le terapie intensive in modo da poter alleggerire il carico negli ospedali. Appena avremo raccolto i loro riscontri procederemo con una nuova distribuzione di materiali – ha sottolineato il commissario – Al momento, in base ai materiali già inviati nei mesi precedenti dalla struttura commissariale, sono attivabili ancora 1.445 posti di terapia intensiva e le Regioni si stanno già attrezzando per attivarli; sono già nelle disponibilità altri 1.849 ventilatori pronti per la distribuzione”. Continua dopo la foto


“Oggi dobbiamo dare un messaggio chiaro al Paese e tranquillizzare i cittadini: sono immediatamente attivabili in tempo reale oltre 10.300 posti di terapia intensiva, tra quelli già attivi nelle singole Regioni e quelli attivabili grazie ai materiali inviati dal commissario”, ha detto il ministro degli Affari regionali Francesco Boccia, a quanto si apprende, nel corso della riunione. Continua dopo la foto


Una situazione che preoccupa come preoccupa l’evoluzione del virus che ora, sul suolo europeo, sembra essere mutato. La variante è stata chiamata dai ricercatori che hanno effettuato lo studio 20A.EU1 ed è partita, secondo la conclusione degli scienziati, nel nord-est della Spagna e si è diffusa tra i lavoratori agricoli estivi delle aree di Huesca e Lleida, non lontano da Saragozza, per poi passare ai turisti che erano in Spagna e diffondersi nel resto d’Europa. Continua dopo la foto


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Scrivono i ricercatori: la variante è stata osservata per la prima volta in Spagna a giugno e da luglio ha una frequenza superiore al 40 per cento. Al di fuori della Spagna, la frequenza di questa variante è passata da valori molto bassi prima del 15 luglio al 40-70% in Svizzera, Irlanda e Regno Unito a settembre. È diffuso anche in Norvegia, Lettonia, Paesi Bassi e Francia. Al momento non è chiaro se questa variante si stia diffondendo a causa di un vantaggio di trasmissione del virus o se l’alta incidenza in Spagna seguita dalla diffusione attraverso i turisti sia sufficiente per spiegare il rapido aumento in più paesi.

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