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Caso Yara, la Procura: ‘’Bossetti sapeva che la ragazza sarebbe morta’’

  • Italia

Emergono nuovi dettagli su Massimo Bossetti, il carpentiere di Mapello accusato dell’omicidio di Yara Gambirasio avvenuto la sera del 26 novembre del 2010. L’uomo, secondo quanto risulta dagli atti depositati, avrebbe simulato un cancro al cervello e chiesto di assentarsi da lavoro per sottoporsi ai cicli di chemioterapia in modo da avere tempo per effettuare dei lavori extra. Il comportamento del carpentiere di Mapello, quindi, per gli inquirenti dimostrerebbe una spiccata capacità di mentire. In base agli atti dell’inchiesta che la procura di Bergamo ha chiuso ieri e nella quale si contesta al carpentiere l’omicidio volontario, aggravato dalla crudeltà, e la calunnia: “Massimo Bossetti sarebbe stato consapevole del rischio concreto a cui ha esposto Yara quando la sera del 26 novembre 2010, l’ha abbandonata ancora in vita, dopo averle inferto alcune ferite che a causa anche dello choc termico l’hanno portata alla morte’’.


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