Si torna a parlare di Luigi Chiatti quello che fu definito “il mostro di Foligno” perché è stata annullata in appello, per una questione procedurale, la decisione con cui il magistrato di sorveglianza gli aveva imposto il ricovero in un ospedale psichiatrico dopo aver finito di scontare la condanna a 30 anni di reclusione per gli omicidi dei piccoli Simone Allegretti (4 anni) e Lorenzo Paolucci (13 anni). Il motivo sta già innescando polemiche perché il giudice di sorveglianza non ha depositato cinque giorni prima dell’udienza la relazione psichiatrica sul geometra di Foligno che è detenuto da anni nel carcere “Le Dogaie” di Prato. Un intoppo di procedura che ha giovato a Chiatti visto che non è stata messa a disposizione la relazione ed è quindi stato violato un suo diritto di difesa di Chiatti.
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Chiatti era stato condannato all’ergastolo per l’uccisione dei due bambini, ma la pena era stata poi ridotta in appello a 30 anni per il riconoscimento della seminfermità mentale. Il geometra di Foligno finirà di scontare la condanna a settembre e se non ci sarà una nuova sentenza, potrebbe tornare libero. Ma Chiatti “è ancora socialmente pericoloso”, aveva stabilito il magistrato qualche settimana fa, disponendo l’internamento in un ospedale psichiatrico. La decisione era stata impugnata dalla difesa, che lamentava di non aver potuto studiare quel documento necessario per valutare le condizioni di salute mentale del geometra. Ora dovrà esprimersi un nuovo magistrato di sorveglianza.
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