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“Cosa si faceva fare Casalino…”. Roberta Beta racconta i retroscena imbarazzanti dell’uomo più potente d’Italia

“Un’esperienza pazzesca che rifarei domani”. Roberta Beta ricorda così il suo Grande Fratello, ammettendo che vorrebbe trovare gli stessi concorrenti della prima edizione. E tra questi spunta anche niente di meno di Rocco Casalino: l’uomo che ora siede a fianco di Giuseppe Conte come portavoce, ma che in passato fu volto notissimo del programma di Mediaset. L’intuito per gli affari il braccio destro del premier l’ha sempre avuto: “Casalino – racconta l’ex concorrente al Giornale – era già ambiziosissimo all’epoca”.

E ancora: “Era l’unico che diceva noi stiamo facendo un botto di share e io pensavo ma chi vuoi che ci guardi, là fuori?’. Aveva capito tutto, ha sempre visto oltre. Si faceva ipnotizzare da Giucas Casella a Buona Domenica e oggi dà la mano alla Merkel e a Trump”. Non può dire lo stesso la Beta che, per sua stessa ammissione, conferma: nella vita “avrei potuto fare molto di più, ma ho avuto paura di finire tritata dal mondo dello spettacolo, da una certa tv. (Continua a leggere dopo la foto)


Il produttore Pascal Vicedomini mi disse se vuoi far carriera devi farti seguire da Lele Mora non accettai”. Il “no” arrivò anche a Maria De Filippi. Il motivo? “Mi voleva arruolare come opinionista in una delle prime edizioni di Uomini e donne, rifiutai e lei mi raddoppiò l’offerta economica. Rifiutai comunque, ho pensato che figura ci faccio, se ora accetto?”. (Continua a leggere dopo la foto)

E così ha optato per Barbara d’Urso e il suo Pomeriggio Cinque. Anche Marina La Rosa, la “gatta morta siciliana”, storica concorrente della prima, indimenticabile edizione del “Grande Fratello” su Canale 5, all’epoca condotto da Daria Bignardi. (Continua a leggere dopo la foto)

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Intervistata dal “Fatto quotidiano”, Marina ricorda di aver legato molto, appena entrata nella casa, con Francesca Piri e con Rocco Casalino. “Era uno dei più intelligenti e simpatici. Una mattina prese in mano un vasetto di yogurt, mostrò l’etichetta e disse: ‘Mangiatelo anche voi’. Noi abbiamo riso. Il giorno successivo hanno tolto i marchi da tutti i prodotti, e le sigarette venivano consegnate sfuse”.

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