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“Non è mai successo”. Renato Pozzetto, il dolore per la morte della moglie: nel suo cuore sempre lo stesso desiderio

Renato Pozzetto, una costellazione di successi. Raggiunge la splendida età di 80 anni, il volto celebre del mondo del cinema, non senza aver trascorso momenti di sofferenza e cedimento, come quello in seguito alla scomparsa dell’amata moglie, Brunella Gubler, venuta a mancare nel 2009. Da allora un vuoto che nessun successo potrebbe mai colmare.

Renato Pozzetto e Brunella Gubler si conoscono da giovanissimi, appena adolescenti. Avevano 16 anni quando tra i due è nato quello che poi si è rivelato essere un amore irrinunciabile ed eterno. Durante un’intervista rilasciata a Corriere della Sera, Renato Pozzetto ripensa ai suoi 80 anni di vita, facendo rivivere anche il suo amore per Brunella. (Continua a leggere dopo la foto).


“Sul lago, stessa compagnia. Era molto spiritosa. Avevamo 16 anni. È stato un grande amore, durato fino a 10 anni fa, quando è mancata. Lei non era affascinata dal cinema e questo mi ha aiutato. Non è mai voluta venire a Roma, mi ero organizzato con una casa sui Fori Imperiali, ma ha chiesto di restare a Milano vicino alla madre”. (Continua a leggere dopo la foto).

La commozione è sempre forte e Renato non ha mai smesso di ricordare la moglie con parole di dedizione e profondo affetto, pilastri su cui si erge un sentimento destinato a non finire mai con il tempo e di fronte al quale neanche la morte riesce ad avere la meglio: “Se avesse avuto fondati sospetti sarebbe venuta a Roma. E non ero Mastroianni. Quando Marcello veniva a Laveno a trovarmi, uscivamo col motoscafo Riva e le donne lo acclamavano dalla strada”. (Continua a leggere dopo le foto).

Nessuna gelosia, ma solo un’estrema fiducia e la voglia di restare insieme come compagni di avventura e di vita. Poi la scomparsa, avvenuta il 21 dicembre 2009 a Milano e una crisi mai vissuta fino a quel tragico momento, neanche sul lavoro: “Quando è mancata mia moglie. Nel lavoro no: capita che stai fermo, ma non è come una malattia che ti arriva fra capo e collo”. E poi la speranza di poterla incontrare in sogno: “Vorrei sognare mia moglie, non è mai successo”.

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