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“È successo pochi giorni prima della morte”. Maradona, i drammatici retroscena prima della scomparsa del Diez

La morte di Diego Armando Maradona tiene ancora banco. Non mancano infatti i dubbi sul suo decesso, non a caso il suo medico personale sarebbe ormai stato iscritto nel registro degli indagati per omicidio colposo. Qualche giorno fa il presunto figlio Santiago Lara ha chiesto la riesumazione del corpo per il test del Dna: “Mira a garantire la situazione di fatto o di diritto esistente durante il processo. Si eviterebbe la sua possibile cremazione fino a quando non sarà effettuato il test del Dna”.

Poi: “Con questo spero di ottenere la mia vera identità. Voglio solo sapere chi sono, non ho pretese economiche. Fino agli ultimi giorni prima della sua morte, quando ha dovuto togliersi il respiratore per parlare, mia madre ha detto ad un gruppo di avvocati che ero il figlio di Dio”. Adesso spuntano altri retroscena sugli ultimi giorni di vita del Pibe de Oro. A svelare tutto è l’infermiera che ha assistito il campione di calcio di tutti i tempi nella sua casa del quartiere di San Andrès. (Continua dopo la foto)


A riportare le sue affermazioni, che alzeranno un mare di polemiche, è il quotidiano argentino ‘Clarin’. A parlare non è proprio l’infermiera, ma l’avvocato della donna Rodolfo Baqué: “Maradona è caduto qualche giorno prima di morire; è caduto e ha battuto la testa sul lato destro, ma non l’hanno portato in ospedale per fare una risonanza magnetica o una Tac. Dopo la caduta lo hanno aiutato a rialzarsi ed ha continuato la sua vita normale. Maradona, però, non era in grado di decidere”. (Continua dopo la foto)

Il legale dell’infermiera ha proseguito: “Avrebbe dovuto essere il medico a decidere di portarlo in ospedale per farlo visitare”. Poi si è soffermato sulle mancate cure per i problemi cardiaci: “Maradona è stato prelevato dalla clinica ed è stato curato per il suo problema di dipendenza da alcol, ma si sono dimenticati del problema cardiaco. Aveva una frequenza cardiaca di 115 e il giorno prima della sua morte aveva 109. E sappiamo tutti che un paziente con problemi coronarici non può superare gli 80”. (Continua dopo la foto)

L’avvocato Baqué ha chiosato: “Il corpo di Maradona stava avvertendo che c’erano problemi con il suo battito cardiaco e non è stato nemmeno assistito con i farmaci. Nessuno ha preso atto degli avvertimenti che il cuore di Maradona stava mandando”. Sicuramente queste dichiarazioni saranno prese in considerazione dalla magistratura, che sta indagando in questi giorni.

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