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Tasse, attenti alla scadenza del 30 novembre. Ecco a quanto ammonta l’acconto da versare e chi deve pagare

 

Lavoratori, pensionati, contribuenti e imprese italiane: il mese di dicembre sarà un disastro. Tutti loro infatti saranno tenuti al versamento degli acconti delle imposte Irpef, Irap, Ires, Cedolare secca e imposte sostitutive entro lunedì 30 novembre 2015. Un elenco corposo di tributi dovuti dagli italiani al Fisco. La normativa fiscale prevede che entro il 30 novembre di ogni anno vanno versati gli acconti delle imposte in unica soluzione, pari al 100% del dovuto, o il secondo acconto delle imposte stesse, pari al 60% del dovuto (con il 40% già versato entro il 16 giugno). Per il 2015 la scadenza è lunedì 30 novembre 2015. I contribuenti in tale data dovranno versare una raffica di imposta con il modello F24. Ma vediamone una per una.

(continua dopo la foto)


Acconti Irpef per lavoratori, pensionati e titolari di partita IVA. Se per i lavoratori e pensionati italiani, che hanno presentato il modello 730, l’acconto Irpef verrà trattenuto direttamente in busta paga o rata di pensione del mese di novembre (ma viene comunque pagato anche da questi contribuenti), per chi ha presentato il modello Unico (professionisti, titolari di redditi d’impresa, e in generale titolari di partita IVA), c’è una scadenza importante da non dimenticare.

L’acconto Irpef in unica soluzione, o seconda rata dopo il primo acconto già versato entro il 16 giugno, va versato con il modello F24 in prima persona ed entro il 30 novembre 2015. L’acconto è pari al 100% dell’imposta calcolata per l’anno 2014 e dichiarata nell’Unico PF 2015, se si segue il metodo storico, oppure può essere ricalcolato in misura inferiore, se si adotta il metodo previsionale. Per maggiori informazioni sul calcolo, sui codici tributo e modalità di versamento, vediamo l’acconto Irpef di novembre.

Acconto imposta sostitutiva regime dei minimi. Anche per i contribuenti minimi, ossia i titolari di partita IVA che per i primi 5 anni di attività hanno optato per il regime dei minimi (regime di vantaggio per l’imprenditoria giovanile e lavoratori in mobilità), seguendo le stesse regole in materia Irpef, va versata l’imposta sostitutiva sia in acconto che in saldo. E proprio l’acconto va versato entro 30 novembre 2015, sia che sia determinato in unica soluzione, nei casi previsti, che come secondo acconto. Ed anche in questo caso l’importo dell’acconto è pari al 100% dell’imposta dovuta per l’anno 2014, se si applica il metodo storico di calcolo. Possibile applicare il metodo previsionale e pagare cifre inferiori. Per maggiori informazioni vediamo l’acconto imposta sostitutiva regime dei minimi.

Acconti cedolare secca. Anche per i contribuenti proprietari di un immobile che hanno optato per il regime della cedolare secca sulle locazioni c’è la scadenza dell’acconto dell’imposta sostitutiva da versare entro il 1 dicembre 2014. L’acconto è pari al 95% dell’imposta dovuta per l’anno precedente (calcolata sul 21% per i contratti di locazione a canone libero, e sul 10% per i contratti a canone concordato) e dichiarata nell’Unico PF. Anche in questo caso il contribuente può optare per il metodo di calcolo dell’acconto previsionale invece che quello storico. Per maggiori informazioni vediamo l’acconto della cedolare secca.

Acconti Irap. Entro il 30 novembre di ogni vanno va pagato anche l’acconto Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive. Le modalità di determinazione degli acconti Irap sono le stesse di quelle previste per l’Irpef e l’Ires. E l’acconto Irap è dovuto negli stessi termini di scadenza, quindi la prima rata di acconto pari al 40% del dovuto entro il 16 giugno mentre la seconda rata degli acconti Irap pari al 60% dell’importo è dovuta entro il 30 novembre.

Le aliquote Irap sono state ridotte nel 2014 del 10% e pertanto potrebbe essere utile l’applicazione del metodo previsionale in luogo di quello storico per la determinazione degli acconti Irap da versare. In ogni caso l’acconto Irap va versato nella misura del 100% per i soggetti ad Irpef (persone fisiche, società di persone commerciali e soggetti assimilati) e nella misura del 101,5% per i soggetti ad Ires  (società di capitali ed enti commerciali e non commerciali).

Acconto Ires. L’acconto Ires (imposta sul reddito delle società) è dovuto da tutti i soggetti che hanno presentato il modello Unico 2015 SS – Società di capitali e il modello Unico 2015 ENC – Enti non commerciali ed equiparati. L’acconto è dovuto anche dai contribuenti che, pur obbligati, hanno omesso tali dichiarazioni. Esclusi solo chi ha una perdita fiscale. L’acconto Ires, se l’imposta supera 103 euro, è dovuto in due soluzioni: la prima rata, pari al 40% dell’imposta dovuta, entro il 16 giugno, e la seconda rata, pari al 60% dell’acconto Ires dovuto, entro il 30 novembre. L’acconto Ires in unica soluzione, di importo inferiore a 103 euro, va versato entro il 30 novembre. Anche in questo caso può essere applicato il metodo previsionale.

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