Infortunio mortale sul luogo di lavoro. Un uomo di 31 anni è stato schiacciato da una piastra di 50 quintali: si chiamava Girolamo Tartaglione. Lavorava alla Eural Gnutti di Pontevico, fonderia dove si è consumata la tragedia. Aveva firmato un contratto a tempo indeterminato. Sono stati i suoi colleghi a lanciare l’allarme. Sul posto si sono precipitati due ambulanze, l’auto medica e i vigili del fuoco, per tentare di liberare l’uomo dallo stampo che stava spostando e sotto il quale è rimasto schiacciato.
Tuttavia per il 31enne non c’è stato nulla da fare. Sono al vaglio dei carabinieri di Pontevico sia la dinamica che le cause dell’incidente mortale sul lavoro che è costato la vita a Girolamo Tartaglione. Gli inquirenti sono intervenuti per rilievi e gli accertamenti del caso insieme ai tecnici dello Psal, il servizio prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro di Ats.
Girolamo Tartaglione morto sul lavoro: schiacciato da una piastra
Sul corpo della vittima non sarà effettuata l’autopsia: la salma, nelle prossime ore, sarà riconsegnata ai familiari che potranno così organizzare la cerimonia funebre. Girolamo Tartaglione aveva cominciato a lavorare alla ditta di Pontevico nel settembre del 2021. A luglio di quest’anno era stato assunto a tempo indeterminato. “Siamo disperati”, ha detto Nicoletta, la cognata. “Girolamo era un bravissimo ragazzo ed era attaccatissimo a suo nipote”. Girolamo Tartaglione è la terza vittima sul lavoro nell’ultima settimana in Lombardia. Nei giorni scorsi è morto, dopo due giorni di agonia, il 32enne caduto da un’altezza di 8 metri, mentre operava alla messa in opera di reti paramassi su una parete rocciosa del comune di Averara (Bergamo).
L’altro episodio riguarda un operaio di 59 anni è morto incastrato in un macchinario in una azienda di griglie di ferro della provincia di Varese. L’ultimo infortunio mortale in provincia di Brescia risale al 18 agosto scorso: a Bordo San Giacomo la vittima, un 28enne, fu travolta da una lastra di metallo. Dall’inizio del 2022 nella regione Lombardia 94 persone sono morte sul lavoro e si sono registrate 84.108 denunce di infortunio.
“In attesa che sia fatta luce sulle cause e perseguiti i responsabili”, dichiarano il segretario generale Uil di Brescia Mario Bailo e il Segretario Uilm territoriale Giuliano Rabba – ci stringiamo attorno alla famiglia e ai cari del caro Girolamo Tartaglione, nostro iscritto e militante”.
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