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“Sei un mostro, meriteresti di morire”. Picchia la figlia con cucchiaio di legno e tenta di buttarla dal balcone di casa perché si lamenta troppo, ma la polizia arriva in tempo e arresta la donna. Quello che succede dopo, però, fa perdere la calma al padre e a un’intera comunità. Anche perché, intanto, le foto della piccola (massacrata) fanno il giro del mondo. Inconcepibile!

 

In genere la giustizia australiana è considerata una tra le più dure del globo eppure, almeno in questa circostanza, risulta stranamente indulgente. La protagonista di questa assurda e violenta storia è una mamma di appena 26 anni, Lorien Norman che ha ammesso di aver picchiato la figlia e di averla minacciata di gettarla dal balcone. Eppure Lorien, di Adelaide, non farà neanche un giorno di prigione, nemmeno un’ora. La donna rischiava 13 anni di carcere dopo aver picchiato la piccola Evie di appena 8 mesi con un cucchiaio da cucina, ma se la caverà con due anni di libertà condizionata, una multa da 500 dollari e un percorso di terapia in un istituto. La piccola fu ritrovata dal padre piena di lividi sul volto dopo che i vicini hanno chiamato la polizia allertati dalle grida e dalla scena della madre che sporgeva dal balcone la bimba. I fatti risalgono allo scorso 1 ottobre, ma in questi giorni è arrivata la sentenza definitiva del tribunale sulla madre, ritenuta colpevole delle violenze. Il magistrato non ha ritenuto necessario il carcere, come riporta anche il Daily Mail, sostenendo che la ripresa della bimba è stata molto veloce e che le ferite sono guarite in fretta. (Continua dopo la foto)



Il pediatra che visitò la bimba parlò di ecchimosi e lividi, ma non c’erano fratture o lesioni interne importanti, questo è bastato al giudice per sentenziare che a spingere la madre un gesto così eccessivo può essere stato un attacco d’ira ma non intenzionale. Quello che è successo, la cause che hanno portato ad un attacco d’ira così violento e il (vero e proprio) tentato omicidio (non può che definirsi in questo modo tale gesto), non sono state rese pubbliche dal pubblico ministero e dal giudice, seppur la vicenda sia oramai di dominio pubblico. Indignata, a dir poco, la popolazione della cittadina e della nazione intera: “Cosa mai si evince da una condanna così blanda? Niente di buono”, commenta nero di rabbia un concittadino della Norman. (Continua dopo le foto)


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Per il padre di Evie, Shane McMahon, quello che è successo è davvero imperdonabile: “Dov’è la giustizia di Evie?”, si chiede, ascoltato dal DailyMail. “Sono disgustato – sono veramente senza parole”, ha dichiarato poco dopo. “Ho preso in carico entrambe le ragazze (Evie e India, ovvero anche la seconda figlia che aveva con Norman), spero di tenerle lontane dalla madre per un bel po’”. Ma non sarà per sempre, Lorien, alla fine del trattamento obbligatorio, tornerà alla ricerca dei sui figli e il tribunale sarà costretto a ridargliele entrambe, dopo aver verificato che è tutto ok, naturalmente.
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