Si chiama Captagon. Un mix di amfetamina (cloridrato di fenetillina) e caffeina che inibisce totalmente la paura e il dolore, provocando forte euforia. La considerano la “droga della Jihad”. Sintetizzato negli anni ’60 come psicofarmaco, il Captagon è stato proibito negli anni ’80 dall’OMS perché creva dipendenza. Nata inizialmente per essere utilizzata nei droga-party “borghesi” nei Paesi del Golfo (in primis in Arabia Saudita) e prodotta da decenni soprattutto in Medio Oriente, ha trovato da tempo la sua nuova patria in Siria, che ne è diventata il primo paese produttore, luogo dove si è diffusa capillarmente tra i militanti della ‘Guerra santa”. Una notizia riportata da Repubblica. A far nascere questo sospetto (poi tramutato in certezza), l’autopsia sul corpo di Seifeddine Rezgui, il 24enne terrorista tunisino che nel giugno scorso ha ucciso 38 persone sulla spiaggia di Sousse, nel corpo del quale sono state rinvenute queste molecole. Grandi quantità erano contenute nelle tasche dei combattenti dell’Isis uccisi dai curdi a Kobane durante gli scontri per liberare la città.
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