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“Ecco come è morta… una vera tragedia”. Il mondo dello spettacolo è rimasto sconvolto dalla sua triste fine a soli 21 anni: ora arrivano i terribili risultati dell’autopsia. “Le volevano tutti bene e aveva tutta la vita davanti”

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La sua morte ha sconvolto tutti. A soli 21 anni Raudha Athif, la splendida modella maldiviana che aveva conquistato la copertina di Vogue grazie alla sua incredibile bellezza, è deceduta improvvisamente. La giovane aveva il sogno di diventare medico e studiava all’Islami Bank Medical College in Bangladesh e lì nella stanza del dormitorio dove soggiornava è stato trovato il suo corpo senza vita. La modella è stata portata presso l’ospedale di Rajshani dove è stata effettuata l’autopsia, volta a verificare le cause del decesso. Inizialmente, era stata avanzata l’ipotesi di suicidio, ma tutti l’avevano rifiutata, nessuno poteva credere a tale possibilità, sebbene la porta della camera di Raudha fosse chiusa dall’interno. Ma adesso è arrivato il risultato dell’esame autoptico eseguito dal  professor Mansur Rahman, capo del dipartimento di medicina legale dell’ospedale di Rajshani: “Dall’autopsia risulta che si è impiccata da sola” ha dichiarato il patologo. (Continua a leggere dopo la foto)


La Athif, la modella “dagli occhi color del mare”, resa celebre da una cover di Vogue India, si sarebbe dunque suicidata. Uno dei medici coinvolti nel test, Emdadul Haque, ha inoltre riferito al Dhaka Tribune: “Non c’erano tracce di abusi sessuali o di altro tipo sul suo corpo. Abbiamo inviato campioni per ulteriori test per verificare se abbia ingerito pillole. A questo punto, comunque, siamo certi che si tratti di suicidio”. Una verità terribile che i genitori della ragazza non riescono ad accettare. (Continua a leggere dopo le foto)

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Dopo il ritrovamento del corpo di Raudha, anche la sovrintendente dell’ostello, Mahmuda Begum, ha espresso perplessità sul suicidio, sostenendo come la modella “sembrava sempre felice” e non aveva dato alcun segnale di depressione o difficoltà. Per la Athif, seppellita dopo l’autopsia nel cimitero vicino al college, il mondo della moda non era un lavoro ma semplicemente un hobby: il primo servizio fotografico l’aveva fatto a 14 anni per una causa ambientalista, ma il suo sogno era diventare medico e aiutare le persone. Un sogno infranto prematuramente, per ragioni che forse sono destinate a restare misteriose.

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