Può uno smartphone, anzi una sua applicazione, salvare da morte quasi certa una bambina davanti agli occhi inermi della mamma? Evidentemente sì e quello che è successo in Australia nei giorni scorsi ne è la prova. A fare il grosso del lavoro non è stato l’iPhone della signora ma la grandiosa Siri, app di default nelle ultime versioni del melafonino. Ma partiamo dal principio, tutto accade dopo che la piccola di appena un anno smette di respirare nella notte, per cause ancora ignote.
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E’ a questo punto che la mamma, Stacey Gleeson, non riuscendo a trovare il cellulare ha pensato di usare l’attivazione vocale per chiamare i soccorsi. Esiste infatti un’impostazione di Siri che permette di attivare l’assistente virtuale semplicemente chiamandola: “Hey, Siri!”, queste le parole magiche che materializzano la confortante voce con opzione attiva. “Chiama subito un’ambulanza, Siri, è un’emergenza”, queste probabilmente le parole utilizzate dalla mamma per richiedere i soccorsi. Inutile dire che Siri sa perfettamente dove ci troviamo in quel momento, è proprio per questo motivo che dopo pochi minuti l’ambulanza è arrivata e la bimba ha ripreso a respirare.
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Questo non sarebbe stato possibile senza quel piccolo aiuto tecnologico. Siri, tuttavia, funziona solamente sugli ultimi iPhone 6S e 6S Plus, iPhone SE e iPad Pro da 9,7 pollici. Su tutti gli altri dispositivi, dove Siri può comunque essere attivata tenendo premuto il tasto centrale, iOS richiede invece il collegamento a una presa di corrente. Per Stacey, secondo quanto riporta il Daily Mail “tutti dovrebbero avere Siri a disposizione”. Come darle torto, è grazie a “lei” che la sua bimba è ancora viva.
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