È un tipo di tumore non tropo frequente ma che spaventa soprattutto perché, come riporta anche il sito dell’AIRC, non dà segni di sé fino a quando non ha raggiunto dimensioni notevoli e questo influenza pesantemente l’esito delle cure. Parliamo del tumore all’ovaio, gli organi – delle dimensioni di circa tre centimetri – situati una a destra e una a sinistra all’utero a cui sono connessi dalle tube. A cosa servono? Producono ormoni sessuali e ovociti, ovvero le cellule riproduttrici femminili. Il cancro all’ovaio è dovuto alla proliferazione incontrollata delle cellule dell’organo, il più delle volte a partenza dalle cellule epiteliali (ovvero non da quelle che producono gli ovuli). Anche le cellule germinali possono però essere all’origine di una forma tumorale. Sempre in base a ciò che riporta il sito dell’Airc, negli stadi iniziali, ossia quando la neoplasia è localizzata a un ovaio o anche a tutti e due, il risultato di una terapia adeguata è soddisfacente. Secondo i dati della Federazione Internazionale di Ginecologia e Ostetricia, negli stadi iniziali la sopravvivenza a cinque anni è pari all’85%. Ma i dati che preoccupano sono quelli del tumore allo stadio avanzato: in questo caso la sopravvivenza a cinque anni scende al 25%. Atroce. Continua a leggere dopo la foto
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Di una cosa banalissima che nessuno mai assocerebbe al tumore… Si tratta del bisogno continuo di urinare. Se la maggior parte delle donne associa questo disturbo con la cistite, esso è anche campanello d’allarme del tumore all’ovaio. Lo studio è stato condotto da Charity Target Ovarian Cancer per cercare di creare consapevolezza tra le donne su un argomento ancora troppo sconosciuto. E siccome in Inghilterra ogni anno muiono circa 3.500 donne di tumore alle ovaie, è necessario aumentare la consapevolezza sui sintomi. ‘’C’è una continua mancanza di consapevolezza sul cancro alle ovaie – ha detto Annwen Jones, dell’associazione di cui sopra – abbiamo bisogno di far sapere a tutte le donne quali sono i sintomi che non devono trascurare per nessun motivo. E l’impellente, continuo bisogno di fare pipì è uno di questi” ha concluso.